ESCLUSIVA – De Sisti ricorda Dino Da Costa: “È stato un campione dal cuore d’oro”

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La Roma piange una delle sue leggende. Dino Da Costa si è spento all’età di 89 anni e Giancarlo De Sisti, in esclusiva, ha desiderato ricordare il campione all-time giallorosso. 

Giancarlo De Sisti, altra icona della Roma oltre a Dino Da Costa, è stato raggiunto dai microfoni di SportPaper in questo giorno triste. All’età di 89, a Verona, si è spento l’uomo diventato leggenda per i suoi gol nei derby: ben 11 gol contro la compagine biancoceleste. Picchio De Sisti, nonostante il dispiacere della grave perdita, ha deciso di volerlo ricordare riportando alla memoria alcuni episodi legati al 10° marcatore di tutti i tempi con la maglia giallorossa.

Face to Face con Giancarlo De Sisti

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Dino Da Costa (foto Facebook)

Che giocatore era Dino Da Costa?
Dino è stato uno dei tanti campioni della Roma ai quali mi sono avvicinato nel corso della mia carriera. Era un campione in campo e un uomo dal cuore d’oro fuori. Ricordo che quando mio padre, che lavorava come tranviere per la STEFER, veniva a trovarmi agli allenamenti Dino sorridente diceva: “È arrivato ‘O Tranviero”. Desidero sottolineare che in tutta la mia carriera non ho mai visto qualcuno tirare di destro e di sinistro come lui. I brasiliani a quei tempi erano famosi per le giocate straordinarie, ma lui oltre che ad avere queste qualità riusciva ad essere incisivo sotto porta: il suo tiro sembrava telecomandato e dai 16 metri era implacabile. Dino Da Costa è stato un campione.

Dino da Costa ha segnato 79 gol in maglia giallorossa e di questi, 11 alla Lazio.
La sua facilità di andare in rete era una qualità che ben pochi avevano e forse anche oggi in pochi possiedono. Dino non solo con la Lazio, ma anche con altre squadre come Milan, Inter e Juventus dava il meglio. Per lui l’importante era solo segnare e far vincere la squadra.

C’è un ricordo particolare che ha di lui?
C’è un episodio che non dimenticherò mai. Stavamo giocando col Napoli e c’era Luciano Comaschi che lo marcava a tutto campo. Dove si spostava Dino, lui lo seguiva. A un certo punto Da Costa si è spazientito e si è reso protagonista di un episodio che mai dimenticherò. Era una giornata di vento e all’Olimpico, nella pista tra il campo e gli spalti, svolazzavano alcuni fogli di giornale. Dino, che non ne poteva più di quella marcatura asfissiante, abbandona il campo per andare in pista a leggersi il giornale. Lui disse: “Voglio vedere se mi segue anche qui”. Questo episodio sorprese e fece ridere un po’ tutti”.

C’è un giocatore di oggi che per caratteristiche tecniche somiglia a Dino da Costa?
Il calcio è cambiato, e anche molto. Dino è stato un campione indiscusso, ma questa domanda mi ricorda molto quella famosa: “Meglio Maradona o Pelé?”. Sicuramente qualcuno oggi potrebbe somigliargli, ma è difficile dare una risposta. L’unica cosa certa è che a quei tempi lui era un campione e forse il più forte.