NBA: notte da fuochi d’artificio, due record per chiudere l’anno

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Sia Steph Curry che LeBron James sono entrati ancora una volta nella storia della Lega, mettendo a segno due record incredibili.

L’Akron General Medical Center è uno dei centri ospedalieri più importanti nell’area di Cleveland, con diverse valutazioni positive da parte di numerosi enti specializzati. Un luogo sicuramente stimato, ma all’apparenza anonimo.

Nel mondo della pallacanestro, tuttavia, il centro è ammantato da un’aura mitologica: qui, infatti, sono nati – a distanza di qualche anno –  i due giocatori più rappresentativi dell’ultimo decennio: Wardell Stephen Curry e LeBron Raymone James.

Una coincidenza curiosa – data dal fatto che i Curry si trovassero in Ohio per seguire la carriera di papà Dell, all’epoca in forza ai Cavs – o forse un segno del legame indissolubile tra i due, che si sono affrontati in quattro serie di Finale consecutive tra il 2015 ed il 2018.

Nella notte italiana, l’intreccio tra le carriere di questi due amici-rivali è stato rafforzato ancora una volta da una coincidenza simile: nella stessa serata, infatti, sia Steph che LeBron hanno riscritto i libri di Storia della Lega, con due record fino a qualche tempo fa impensabili.

James, impegnato con i suoi Lakers nell’abbordabile sfida contro gli Houston Rockets, ha infatti scollinato quota trentaseimila punti in carriera, diventando così il terzo giocatore di sempre a riuscire nell’impresa. The King è inoltre il più giovane giocatore di sempre a raggiungere tale quota – similmente a quanto successo per tutte le altre “cifre tonde” a partire dai mille punti.

Davanti all’ala dei Lakers si trovano ora due ex-gialloviola come Karl Malone (36.928 punti) e Kareem Abdul Jabbar (38.387 punti). Mantenendo la propria media punti stagionale (27.4), James impiegherebbe 34 partite a superare The Mailman e 87 a superare Jabbar. Un obiettivo abbordabile, tanto da far ipotizzare a diversi commentatori che – per fine carriera – il numero 6 gialloviola possa sfondar il muro dei quarantamila punti. Un risultato che, in passato, nessuno si sarebbe mai sognato di ipotizzare.

L’altro protagonista della serata, invece, guarda ormai tutti dall’alto nella propria categoria. Steph Curry, infatti, è diventato il 14 dicembre il leader nella storia della Lega per tiri da tre punti segnati, superando Ray Allen. Ieri, tuttavia, il figlio di Dell ha fatto ancora parlare di sé, diventando il primo atleta della storia a segnare tremila tiri dall’arco.

La previsione, anche per lui, è di infrangere l’intoccabile muro dei quattromila, soprattutto considerando come nella NBA contemporanea la mole del tiro pesante stia aumentando di stagione in stagione.

Una serata che si è tuttavia rivelata dolceamara per il numero 30 di Golden State, vista la sconfitta casalinga dei Warriors contro i Denver Nuggets.

La NBA, in un momento aggravato dai continui casi di Covid, riscopre le sue stelle e festeggia la fine dell’anno a suon di record. Un ottimo auspicio in vista del 2022.