Nuoto, Quadarella: “Mai stata ferma 6 settimane. La ripartenza sarà complicata”

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Nuoto Quadarella
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Nuoto Quadarella: “Mai stata ferma 6 settimane”.

“Non sono mai stata ferma per sei settimane. Un mese è tanto in questo sport, che è fatto anche di sensazioni. L’allenamento a secco non è la stessa cosa”. Così Simona Quadarella, intervenuta in collegamento con ‘Casa Sky Sport’. “Quando ricomincerò? Speriamo presto, però sarà davvero complicata la ripartenza, come quella di settembre o forse anche più difficile”, ha spiegato la campionessa mondiale dei 1500 stile libero. “Non sappiamo quando nuoteremo. Quante volte al giorno, una o due. Però abbiamo 14 mesi per prepararci alle Olimpiadi. Avremo tempo e ci riprenderemo presto e bene”. Proprio i Giochi, rinviati al 2021, sono il grande obiettivo dell’azzurra: “Ho preso la decisione del rinvio al 2021 come un’opportunità. Avrò un anno in più per allenarmi, sarò più grande, più matura e avrò imparato altre cose. Ho cercato di cogliere in questo brutto momento una chance”.

Nuoto Quadarella: “La ripartenza sarà complicata”

Quadarella ha poi ricordato la delusione della mancata qualificazione a Rio: “Quell’estate era stato un periodo difficile. Stavo quasi pensando di smettere. Poi è scattato qualcosa e ho capito che, se volevo raggiungere certi risultati, servivano sacrifici a livello fisico e mentale. E così è stato. Tokyo un riscatto? In realtà mi sento già riscattata per quello che ho fatto, ma sarà la mia prima Olimpiade: servirà concentrazione, ma dovrò anche godermi l’esperienza”. “La Ledecky? Per me è sicuramente un grande stimolo, sapere di gareggiare con lei”, ha proseguito. “E poterla, in qualche modo affiancare, è una motivazione. Prima ero più insicura, la vedevo troppo lontana. Dopo i Mondiali ho preso più sicurezza e consapevolezza. In questi quattordici mesi lavorerò anche su questo”. “Le mie gare preferite? I 1500 mi piacciono un po’ di meno, ma lì vado meglio. Gli 800 sono i miei preferiti. Dove posso migliorare? In ancora tanti dettagli, soprattutto tecnici. Virate, partenze, bracciate, ma anche sulla resistenza e sui cambi di ritmo”, ha concluso.

Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)