Derby al Milan, primato alla Roma
In un derby molto combattuto i rossoneri la spuntano grazie al loro portiere che prima impedisce il vantaggio di Lautaro e poi sbarra la porta anche al rigore di Calhanoglu; Allegri la vince come piace a lui, di “corto muso”, subendo a lungo il predominio interista dal punto di vista del gioco e delle occasioni. D’altro canto è evidente come Chivu soffra gli scontri diretti, finora tutti persi tranne quello con la Roma all’Olimpico.
Proprio la Roma approfitta del capitombolo nerazzurro per issarsi da sola in testa alla classifica; a Cremona va in scena il solito copione giallorosso con due varianti sul tema: stavolta segna anche un attaccante puro, Ferguson, e Svilar, pur mantenendosi protagonista specie nel primo tempo, è costretto a raccogliere un pallone, ininfluente, in fondo al sacco. Negli ambienti romanisti, solitamente propensi a lasciarsi andare a voli pindarici, stavolta si butta acqua sul fuoco, cercando di affievolire quell’entusiasmo che in realtà li pervade e che Gasperini stesso giustifica a fine gara; del resto dopo 12 giornate la classifica parla, e lo fa piuttosto chiaramente…
Tornano Conte e i tre punti sotto il Vesuvio; per Spalletti non c’è gioia
Fresco e riposato dopo l’inedita e chiacchierata vacanza, Conte ha fatto ritorno a Napoli e condotto i suoi ad una vittoria rinfrancante contro Palladino, all’esordio sulla panca atalantina. Gli azzurri chiudono la gara sin dal primo tempo e le reti firmate da Neres (doppietta) e Lang, fanno ben sperare i tifosi partenopei, in attesa di misurarsi la prossima settimana proprio sul campo della capolista.
Chi non riesce a sbloccarsi è invece la Juventus, che nemmeno la cura Spalletti sembra poter far uscire dalla “pareggite” che l’affligge ormai da ben due stagioni. Il ballo delle punte prosegue ma i risultati continuano a latitare.
Vola Italiano, il Como travolge Baroni e la Lazio cerca spazio
Continua sotto traccia, ma non troppo, la grande stagione del Bologna che passa anche ad Udine, ringraziando e non poco gli avventati difensori bianconeri, protagonisti in negativo in almeno due delle reti realizzate dalla formazione felsinea. Orsolini stavolta sbaglia un rigore ma si fa parzialmente perdonare servendo a Pobega la palla che sblocca l’incontro ed apre alla squadra di Italiano prospettive impensabili fino a poche settimane fa.
S’impenna la favola comasca; la formazione di Fabregas dilaga a Torino travolgendo i granata ed esprimendo gioco a tratti spumeggiante ma anche tremendamente completo. I lariani sorpassano la Juventus e si piazzano al sesto posto con vista Europa.
Risale lentamente anche la Lazio più sarriana della stagione che supera il Lecce, solo ordinato, di Di Francesco, ora con appena due punti di vantaggio sul baratro che vede al momento coinvolte il Genoa di De Rossi (secondo pareggio nella sua gestione), il Verona del traballante Zanetti e naturalmente la Fiorentina alla quale Vanoli cercherà di far rialzare faticosamente la testa.




