6 settembre 1981: lo “Zio” Bergomi segna la sua prima rete in Serie A

225
Karamoh

Esordire in un derby cittadino, segnando in zona Cesarini il gol decisivo per la qualificazione alla seconda fase di Coppa Italia, per un ragazzo di soli diciassette anni può rappresentare il sogno nel cassetto. A quell’età, solitamente, c’è chi si gode gli ultimi anni di liceo, chi pensa a vivere le prime storie d’amore, chi invece trascorre il tempo libero con gli amici o andando in palestra…mentre c’è chi, magari, inizia il suo viaggio nel mondo del lavoro. Questa è la storia di Beppe Bergomi, un ragazzo che a soli 17 anni, il 22 febbraio 1981, esordisce a San Siro con la maglia nerazzurra in Inter-Como. Al 18’ del primo tempo Vierchowod dà un colpo a Oriali, che è costretto a chiedere il cambio.
“Il mister Bersellini mi disse di alzarmi e poco dopo mi buttò dentro” ricorda Bergomi “Prendemmo subito gol, ma per fortuna alla fine vincemmo noi”. Lo “Zio”, – così soprannominato da Marini che durante il primo allenamento di Beppe ad Appiano Gentile gli disse: “Hai 16 anni? Ma se sembri mio zio” -, non sa ancora che quel 22 febbraio rappresenterà il principio di una storia d’amore durata la bellezza di vent’anni.

Il primo gol dello “Zio”: 6 settembre 1981

Quel giorno San Siro, in vista del derby, si riempì già un’ora prima del calcio d’inizio: si gioca in notturna e ad assistere alla gara ci saranno oltre 70.000 spettatori. I due tecnici, Bersellini e Radice, schierarono le migliori formazioni. L’Inter, squadra ospitante, si presentò con Bordon, Bergomi, Beppe Baresi, Centi, Bachlechner, Marini, Bagni, Prohaska, Altobelli, Beccalossi e Oriali. I rossoneri risposero con Piotti, Tassotti, Maldera, Battistini, Collovati, Franco Baresi, Buriani, Novellino, Jordan, Moro e Romano.
Il Milan va in vantaggio al 21′ con un bel tiro di Walter “Monzon” Novellino. La risposta nerazzurra arriva appena due minuti dopo, grazie ad una stupenda combinazione Beccalossi-Altobelli. Al 4′ della ripresa, su calcio di punizione battuto da Moro, arriva la testa dello “squalo” scozzese Joe Jordan che batte Bordon. “Tutto molto bello” disse Bruno Pizzul. Un urlo mai sentito scuote San Siro. Al 90′ da un’azione di calcio d’angolo la palla arriva a Bergomi che calciando di sinistro fa filtrare la sfera in rete tra una selva di gambe. Il portiere milanista rimase di sasso, superato dalla botta improvvisa del difensore interista che al suo primo gol da professionista, corse ad abbracciare Bersellini, entrato in campo sospinto dalla gioia incontenibile.

Bergomi ricorda…

“Il mio primo derby risale al 6 settembre 1981, Coppa Italia (era ancora quella a gironi), noi avevamo un punto di vantaggio sul Milan, quindi ci bastava pareggiare. La partita è finita 2-2, con noi che stavamo perdendo 2-1 al 90′: calcio d’angolo di Pasinato, colpo di testa di Altobelli, io faccio una girata di sinistro al volo in porta, la palla passa in mezzo a due o tre gambe e si infila. Due a due con Bersellini che entra dentro al campo, ci abbracciamo tutti. Quello è stato il mio primo derby”.