Nemmeno il peggior pessimista avrebbe relegato la Roma così giù in classifica, più vicina alla zona rossa, distante soli quattro punti, che a quella auspicabile della corsa Champions League, già lontana di 12 lunghezze. Una Caporetto, un susseguirsi di disastri, di prestazioni al limite dell’imbarazzo, di risultati non all’altezza, conditi dal caos societario e il terzo cambio in panchina della stagione, a sottolineare una scarsità di idee tangibile sul campo e non solo. Sconfitta interna contro il Bologna e voilà: Juric esonerato.
Lo chiedeva la piazza, che sperava in una trasformazione radicale dopo l’inatteso primo esonero di De Rossi, lo accentua, con marcato livore nei confronti della proprietà, mostrando striscioni dal linguaggio colorito e abbandonando anzitempo lo stadio già ai primi accenni di funesto presagio di sconfitta. I tifosi che chiedono rispetto, il totoallenatore, il Truman Show sulla vita dei Friedkin, con ipotesi di incontri con tecnici e smentite incessanti.
Roma, le ipotesi per la panchina
Nel contorno ci sono le parole dell’ex presidente, Rossella Sensi, che chiede delucidazioni, ma anche rispetto da ricevere e dare agli attuali proprietari del club. Poi? Si sfocia nel gossip cercando il like di Totti. Poi? Il comunicato della società e le parole del direttore sportivo, Ghisolfi, il quale, stando a quanto riporta Sky Sport, avrebbe dichiarato:
“Abbiamo subito voluto emettere un comunicato ufficiale, ora ragioneremo con calma per prendere le decisioni migliori. Ringrazio Juric, che è arrivato in una situazione difficile e ha fatto il massimo. Il momento è complicato e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Porgiamo le nostre scuse ai tifosi, che stanno soffrendo molto. Siamo tutti responsabili di questa situazione. L’obiettivo dei Friedkin è lo stesso dei tifosi, ovvero vincere. I Friedkin continueranno a investire come hanno fatto finora. Ora è il momento di gestire questa crisi. La parola transizione non mi piace perché siamo la Roma e dobbiamo essere performanti sin da subito. Ora dobbiamo affrontare al meglio questa situazione. E’ stato sbagliato mandare via De Rossi? In questo momento non resta che assumerci le nostre responsabilità. Dobbiamo cercare di uscire da questa situazione”.
E, dunque, ancora accuse e scuse, citando e scomodando Fabrizio De André. Nel mentre i tanti nomi: da Ranieri, a Mancini, la cui smentita viene data da Sky Sport, alle ipotesi Garcia e la più remota Allegri, alla pista straniera con Terzic e Lampard su tutti. A breve si saprà la verità, tra il caos, la rabbia, la voglia di ripartire, la ricerca di un colpevole e una delle annate più complicate degli ultimi anni nella parte giallorossa della Capitale. Il favorito sembra il tedesco ex Borussia Dortmund.
La verità è che sul fondo della bottiglia ci sono tante parole, tante richieste e una battaglia continua tra società e tifosi. Senza l’unione di intenti la stagione della Roma potrebbe proseguire sui quei binari assurdi dove si è finiti a vagare senza meta e senza via d’uscita.