Derby della capitale | Gloria o dannazione

Roma contro Lazio: più di una partita nella Città Eterna.

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Roma
DERBY LAZIO ROMA ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Che la si voglia chiamare derby, partita di campanile, o stracittadina, a Roma esistono pomeriggi in cui il tempo sembra fermarsi. Quel tempo, che in ogni stagione porta con sé le prese in giro, le rivalità e le competizioni tra due parti vive di una sola città, anzi, dell’Urbe.

E’ vero, una parte è più numerosa dell’altra, ma non è questo che conta. Non si tratta di un confronto quantitativo, ma di una rivalità qualitativa, stilistica, morale per certi versi. Il Derby di Roma, la capitale, nonché città più gloriosa del nostro paese, conserva inalterato il fascino di un calcio verace, più semplice e popolare, di campanile appunto. E anche questa riduzione al campanile, se si considera il palcoscenico in cui la rivalità ha luogo e la sua storia fatta di poteri e ricchezze sconfinate, appare contraddittorio, quasi magico. Il popolo di Roma a confronto, a difesa di due ideali prima di stile e poi di sport vicini ma contrapposti tra loro. Ma in cui alla fine, i tifosi di entrambi le parti possono osservare similitudini: la passione, la visceralità, la resistenza, l’ostinazione. Caratteristiche forse ereditate dai più antichi antenati, o forse no, forse ereditate dalla stessa terra che li ha cresciuti, o forse no; ciò che è certo è che la romanità si rinnova e si rappresenta, anche e fortemente, attraverso il Derby, la sfida cittadina.

Roma, una città che non ama le mezze misure

Come detto, a Roma il Derby è un momento di sospensione, un momento in cui su entrambe le sponde il tempo si ferma per assaporare il gusto della stracittadina: la dolcezza piccante della vittoria, l’amarezza della sconfitta. Sta tutto qui il senso dello sport migliore del mondo. Le due facce della medaglia, così vicine eppure così distanti. Proprio come Roma e Lazio, che nel derby di Roma si contendono questo boccone di felicità.

Una settimana di gloria, o una settimana di dannazione: queste sono le opzioni, dopo il Derby, per chi vive entro il Grande Raccordo Anulare. Eppure, da entrambi i lati, se si chiede a un tifoso quale sia il peggior risultato che può scaturire dalla sfida contro “quelli là”, lui risponde “il pareggio”. Perché mai, a Roma, Roma e Lazio potranno toccarsi e dividersi la posta in palio. Meglio una settimana di dannazione e derisione, che un pareggio incolore, sciapo, inodore, in una città che mai ha amato le mezze misure: Roma.

 

Gabriele Aloisi
Redattore sportpaper.it, esperto di calcio italiano ed estero