Esclusiva – Capuano: “Inter, qualificazione in Champions fondamentale per il bilancio”

333

Capuano

L’Inter di Roberto Mancini ha raccolto un pari nel derby d’Italia di domenica sera, ma nella testa dei nerazzurri non c’è solo il campo: due giorni fa, infatti, Erick Thohir ha presentato il bilancio e fatto il punto sulla situazione finanziaria della propria squadra. Per discutere su tutto ciò, SportPaper ha intervistato Giovanni Capuano, giornalista di Panorama e Radio24.

Contro la Juventus è arrivato un pari: per l’Inter un punto guadagnato o due persi?
“Credo che alla fine il pareggio sia il risultato più giusto, fotografa bene il match e soprattutto il fatto che l’Inter non è ancora pronta per lo Scudetto, confermando ciò che Mancini e i dirigenti dicono da inizio stagione. La partenza, in questo senso, aveva creato qualche illusione; tuttavia, la realtà dei fatti è che l’Inter – pur essendo una buona squadra in grado di competere per la Champions – dispone di una rosa incompleta”.

Secondo molti, ai nerazzurri fino ad oggi è mancato l’apporto di Mauro Icardi: è d’accordo?
“Icardi non è sicuramente al 100%, però i numeri dicono che a livello realizzativo non è poi molto lontano da ciò che aveva fatto lo scorso anno dopo otto giornate. Credo che l’argentino al momento stia pagando il fatto che l’Inter sembra non avere ancora una fisionomia tattica ben precisa (a testimonianza di ciònon si capisce ancora se i nerazzurri giocano con degli esterni o con una formula differente), ma la stagione è ancora lunga e Icardi è sempre riuscito ad andare ben oltre la doppia cifra. Un problema, per l’Inter, può essere invece il fatto di non avere una riserva naturale dell’argentino in rosa: questo, quando Icardi non è al meglio, può essere un limite”.

Stevan Jovetic può essere l’uomo in più di questa squadra?
“Fino ad ora lo è stato e domenica sera ha dato la conferma tanto è vero che nel primo tempo, quando Jovetic aveva gamba e fiato, l’Inter ha messo in seria difficoltà la Juventus; dopo l’intervallo, invece, i bianconeri si sono sistemati meglio in campo mentre i nerazzurri sono andati in difficoltà quando il montenegrino è vistosamente calato. Quest’anno, potendo contare su un centrocampo di quantità, l’Inter ha spostato la qualità nel reparto offensivo: con Perisic in continuo, Jovetic è stato l’unico a fare la differenza.

Chiosa sulla situazione finanziaria dell’Inter, tra chi dice che la società di Corso Vittorio Emanuele stia per fallire e chi nega ogni tipo di problema…
“L’ipotesi del fallimento non esiste, i ‘tifosi del bilancio’ fanno impazzire. La situazione dell’Inter è più complessa di quella presentata da Thohir l’altro giorno, il bilancio appena pubblicato è un resoconto incompleto a cui manca il bilancio consolidato. È evidente che nell’immediato diventa determinante la qualificazione in Champions con i 50 milioni che garantisce, traguardo mancato negli ultimi due anni e diventato come mai importante quest’anno. Se l’Inter non dovesse entrare nelle prime tre, comunque, la prospettiva non sarebbe un fallimento: si entrerebbe in una fase più delicata in cui fare anche qualche sacrificio importante, ma restando all’attualità questo era un bilancio particolare perché caricato di extra-costi al fine di liberare quello del prossimo anno che, invece, sarà sottoposto alla verifica della UEFA. Bisogna analizzare il tutto in prospettiva, senza farsi prendere da un ottimismo ingiustificato né da un profondo pessimismo”.