ESCLUSIVA – Collovati: “Inter sopravvalutata. Juve e lo scudetto revocato? Si vince sul campo…”

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A TU PER TU CON… FULVIO COLLOVATI

Ami microfoni di sportpaper il campionissimo Fulvio Collovati.
Siamo reduci dalla tre giorni di Coppe Europee, caratterizzata da risultati contraddittori. Partiamo dalla Juve, uscita vincente pur tra mille perplessità a Siviglia.

Il bicchiere lo si può vedere mezzo pieno o mezzo vuoto?

“Direi che il bicchiere non può che essere considerato mezzo pieno. Quando si vince con un risultato del genere, per giunta su un campo così difficile come quello di Siviglia, c’è poco da discutere. Il ragionamento che va fatto è un altro: questa squadra, pur non giocando in maniera brillante, il risultato lo porta sempre a casa. I margini di miglioramento sono di conseguenza enormi, se poi teniamo conto del fatto che le squadre di Allegri raggiungono il top della forma nei mesi di Febbraio/Marzo”.

Il Napoli di Sarri sta invece attraversando un momento delicato. Al tecnico partenopeo si imputa lo scarso utilizzo delle cosiddette “seconde linee”.

“Sarri effettivamente dispone di una rosa sulla carta non all’altezza di quella della Juve, soprattutto in quantità. Il parco giocatori del Napoli è meno profondo di quanto dicano, e lui giustamente fa giocare i giocatori migliori. Il problema è un altro, e sta all’origine, quando in fase di mercato si sono mossi poco per rinforzare il reparto attaccanti. Il Napoli in pratica dispone di due attaccanti di ruolo, Milik e Gabbiadini, che più che altro è una seconda punta. Fattosi male il polacco, sono emersi i problemi”.

Spostiamoci a Milano. Iniziamo ad analizzare la mesta uscita di scena dell’Inter dall’Europa League.

“La sconfitta contro L’Hapoel, una squadra decisamente modesta, è la logica risultanza di quanto male si abbia seminato prima. Pioli in questo non ha sicuramente colpe. Il problema è che l’Inter è fondamentalmente una squadra sopravvalutata, soprattutto in alcuni elementi come Murillo e Kondogbia. Per non parlare dei terzini”.

Il 13 Dicembre sarà la data del tanto sospirato “closing”. Quali prospettive si presentano in casa Milan con l’arrivo dei cinesi? E quanto peso possono avere le recenti dichiarazioni di Berlusconi?

“Intanto partiamo dal fatto che il “closing” si farà, dato che la Sino Europe ha già versato 100 milioni di caparra. Segno questo che hanno le idee molto chiare, e non sono propriamente degli sprovveduti. Ovvio che, una volta insediatisi, l’asset societario si comporrà di uomini che godono della totale fiducia dei nuovi proprietari. Sul ruolo di Berlusconi, beh, lui è un nostalgico, sa di aver venduto e ci gioca un po’. Probabile che si prospetti per lui una carica onoraria, come presidente, ma senza quei poteri esecutivi a cui magari ambisce”.

Lo scorso 22 Novembre, la Corte d’Appello di Roma, ha rigettato l’impugnazione proposta dalla Juve per revocare lo scudetto del 2006 vinto a tavolino dall’Inter.

“La Juve fa bene a portare avanti la sua battaglia. Io però, essendo uomo di campo, resto dell’idea che le vittorie e le sconfitte debbano maturare sul terreno di gioco, e non in segreteria. Quello che stupisce è che, dei due campionati tolti alla Juve, uno sia stato revocato (quello del 2005), l’altro invece sia stato assegnato a tavolino ad un’altra squadra. Segno che ai piani alti regnasse parecchia confusione”.