Vergognosa la distribuzione dei biglietti per la finale di Champions League: traditi i veri tifosi
“La cosa che fa schifo è che hai abbandonato chi non ti ha mai tradito.” Questo striscione della Curva riassume perfettamente il nostro stato d’animo. Siamo abbonati da anni, soci Inter Club da oltre un decennio, organizzatori infaticabili di trasferte in tutta Italia e in Europa. Il nostro è un piccolo grande Club, con quasi 700 soci attivi e poco più di 90 abbonati. Solo in questa stagione abbiamo organizzato oltre 40 trasferte. Per vedere 90 minuti di partita, ci facciamo ogni volta 1.300 chilometri e 20 ore di trasferta in pullman. Per seguire la nostra passione, sottraiamo tempo prezioso ad affetti e lavoro. Non ci ferma niente: pioggia, freddo o improbabili posticipi al lunedì. Noi ci siamo sempre stati. Eppure, nonostante tutto questo, nessuno del nostro gruppo ha ricevuto il codice per acquistare il biglietto per la finale di Champions League.
La società ha dichiarato, nel comunicato del 15 maggio, di aver premiato “i tifosi più fedeli, tenendo conto degli anni consecutivi di abbonamento o di iscrizione all’Inter Club”, ma i fatti raccontano un’altra verità: la maggior parte dei codici e dei biglietti sono finiti nelle mani di sponsor, influencer, amici e parenti di dipendenti e staff, e qualche Club “amico”. Tantissimi veri tifosi, presenti allo stadio tutto l’anno, sono rimasti esclusi. La conseguenza? Tanti, tantissimi biglietti finiti sulle piattaforme di secondary ticketing a prezzi scandalosi, accessibili solo a pochi eletti.
A questo punto, forse era meglio quando i biglietti li rivendeva la Curva, che si accontentava di 800 euro e li distribuiva a chi davvero meritava. Ora, per acquistare un biglietto per la finale, ci vogliono almeno 3.000 euro, con buona pace dei “criteri meritocratici”. E all’Allianz Arena andrà tanta, tantissima gente che non ha mai messo piede a San Siro, mentre chi lo stadio lo ha vissuto con passione e sacrificio resterà a casa. Non possiamo esimerci dall’associarci alla denuncia di tanti altri Inter Club che hanno espresso la loro indignazione per la vergognosa distribuzione dei codici. La nostra voce si unisce a quella di chi chiede trasparenza, equità e rispetto per chi vive l’Inter con passione e sacrificio.
Siamo delusi, arrabbiati e, soprattutto, amareggiati. Dopo la finale, comunque vada, chiediamo chiarezza. Non tanto per noi, ma per tutti quei tifosi veri che da anni tengono viva la passione per questi colori.
Sempre e solo Forza Inter. Ma oggi ci sentiamo traditi.
Valerio Scalia
Presidente Inter Club Anzio e Nettuno