Il Milan cade in casa contro l’Atalanta: zona Europa sempre più distante (0-1)

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GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Pasqua amara in casa Milan: i rossoneri perdono per 0-1 contro l’Atalanta nella trentatreesima giornata di Serie A. Dopo una prima frazione equilibrata e senza grandi occasioni, nei primi minuti della ripresa il Diavolo dà l’impressione di poter passare in vantaggio: invece, al termine di una grande azione, Ederson supera Maignan con un colpo di testa in tuffo e regala la vittoria ai suoi. Ottima la prova degli uomini di Gasperini, bravi a schiacciare il Milan nella propria area di rigore per gran parte del primo tempo e a resistere agli urti nella prima parte della seconda frazione. La Dea, quindi, consolida il suo terzo posto; con questa sconfitta, invece, i rossoneri dicono quasi certamente addio a un piazzamento in Champions per il prossimo anno.

Milan – Atalanta: poche occasioni nel primo tempo

Le due squadre cominciano subito con piglio aggressivo, tant’è che nell’arco di un minuto si passa da un lato all’altro del campo con estrema facilità. Il primo quarto d’ora scorre senza particolari spunti offensivi: il Milan prova a costruire gioco dal basso, mentre l’Atalanta attende pazientemente che si aprano varchi interessanti. Al 19′, la palla di Bellanova viene colpita di testa da Ederson, tuttavia il colpo di testa del brasiliano termina largo. Il Milan risponde subito con lo scambio in velocità tra Theo e Leao, con il francese che penetra in area e colpisce in pieno Carnesecchi, ma al termine dell’azione viene segnalata la posizione irregolare dell’esterno. La Dea prova a impensierire il Diavolo sfruttando le fasce: Pasalic vede e serve Retegui sul primo palo come contro il Bologna una settimana fa, ma questa volta l’italo-argentino è più impreciso e spara fuori. In questa fase di gioco, l’Atalanta costringe il Milan nella propria metà campo e aggredisce in velocità riscontrando, però, la buona organizzazione difensiva degli avversari. Al 29′, Reijnders vede la fuga di Leao verso l’area avversaria, tuttavia il portoghese viene rimontato da Bellanova al limite dell’area: al termine dell’azione viene fischiato il fuorigioco di Leao, ma si tratta di un errore dei direttori di gara, in quanto il giocatore del Milan era scattato prima della linea di metà campo. L’Atalanta, però, non si fa intimidire e torna a spingere in avanti a pieno organico: su calcio d’angolo da buona posizione, Retegui stacca di testa ma non trova lo specchio della porta. Al 35′, Fofana disegna un arcobaleno per Leao, che aggancia in area ma viene fermato dalla copertura difensiva di Cuadrado. Dopo un primo tempo di sofferenza, il Milan chiude il primo tempo in crescendo. Reijnders prova ad accendersi, dribbla qualche avversario al limite dell’area e scarica verso Leao: il tiro del portoghese, deviato, finisce comodamente tra le braccia del portiere ospite. Successivamente, Jimenez va per vie centrali e vede il bell’inserimento di Jovic: il serbo si gira e calcia di sinistro verso la palla, ma la conclusione termina sul fondo. La prima frazione di gara termina esattamente al 45′ e senza minuti di recupero.

Milan – Atalanta: Ederson regala la vittoria ai suoi

I rossoneri entrano in campo nella ripresa con un atteggiamento molto diverso rispetto alla prima frazione, provando subito a impensierire gli avversari con la bella incursione laterale di Fofana e Reijnders, culminata con la chiusura in calcio d’angolo di De Roon. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Leao trova spazio lateralmente e prova il diagonale rasoterra, ma il suo tentativo non inquadra lo specchio della porta. Al 53′, Tomori penetra molto bene in area e mette un buon pallone verso il centro, tuttavia nessuno dei suoi compagni riesce ad arrivarci. I rossoneri continuano a spingere e spaventano gli avversari prima con la conclusione al volo di Reijnders, poi con il cross in mezzo di Theo Hernandez: la difesa dell’Atalanta, però, respinge entrambi i tentativi. Nonostante un inizio di ripresa molto difficile, la Dea passa in vantaggio con Ederson. Lookman arriva al limite dell’area di rigore e scodella verso il secondo palo per Bellanova; l’esterno fa da torre per l’inserimento di Ederson, a cui spetta il compito di insaccare di testa. Il Milan appare tramortito dalla rete degli avversari e cala d’intensità rispetto ai minuti precedenti, lasciando agli ospiti molto più spazio per manovrare. La Dea torna a farsi pericolosa al 69′ con Lookman e la sua ennesima penetrazione in area, ma la retroguardia rossonera riesce a sventare la minaccia. Ancora il nigeriano, al 74′, regala un pallone d’oro a Retegui che, davanti alla porta (complice l’azione di disturbo di Pavlovic), mette fuori. L’ingresso in campo di Joao Felix, Abraham e Sottil sembra dare nuova linfa vitale alle sortite offensive dei rossoneri: Felix prova a inventare per Fofana, ma il francese non riesce a servire bene Leao. Il numero 79 del Milan si dimostra pimpante con un recupero palla in ottima posizione e un’incursione in area culminata, però, con un destro sballato che finisce fuori. Anche i compagni provano a seguire il portoghese ispirato: Gabbia lancia lungo verso Joao Felix, tuttavia De Roon chiude in tempo. L’Atalanta riparte con Lookman, libero di arrivare a tu per tu con Maignan, ma il portiere rossonero gli nega la rete; sulla ribattuta, Retegui scivola senza avere la possibilità di calciare verso la porta. A un minuto dalla fine, Reijnders calcia dalla lunga distanza, ma la sua conclusione non inquadra lo specchio della porta. La gara, quindi, termina sul risultato di 0-1 per l’Atalanta.

Milan – Atalanta, il tabellino

MILAN (3-4-3): Maignan; Tomori (82′ Gimenez), Gabbia, Pavlović; Jiménez (75′ Joao Felix), Fofana, Reijnders, Hernández; Pulisic (75′ Sottil), Jović (75′ Abraham), Leão (82′ Chukwueze). All.: Conceição.

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Zappacosta (59′ Toloi), Hien, Djimsiti (59′ Kossounou); Bellanova, De Roon, Éderson, Cuadrado (59′ Ruggeri); Pašalić (80′ De Ketelaere), Lookman; Retegui (90+1′ Sulemana). All.: Gasperini.

Reti: 62′ Ederson (A)

Ammoniti: 56′ Cuadrado (A)

Espulsi: nessuno.