Juventus, Superlega e CR7: Agnelli svela la verità

Il patron bianconero fa il punto su diversi temi, da Cristiano Ronaldo alla Superlega

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Calciomercato Juventus

Direttamente live da Torino le parole del presidente della Juventus Andrea Agnelli, a capo dell’assemblea degli azionisti introduce la reunion parlando a trecentosessanta gradi di Juventus, Cristiano Ronaldo, SuperLega e dell’era Covid.

Ecco gli interventi più interessanti estrapolati da ‘calciomercato.com’

“Per parlare della situazione economica della Juventus bisogna parlare del contesto globale. A inizio anni Duemila era di 6 miliardi circa, pre-Covid si parlava di 24 miliardi, c’è stata anche una inflazione incredibile nella valorizzazione dei giocatori, quindi nei trasferimenti, dal 2012 a oggi il flusso si è triplicato da 2,4 miliardi a 7,5. In questi anni la Juventus è cresciuta e l’aumento di capitale da 300 milioni del 2019 era quello per pensare in grande, c’era fermento attorno al futuro delle competizioni sportive dopo tanti successi e l’arrivo di Cristiano Ronaldoera il momento di espandersi ma una volta completato l’aumento di capitale arriva il Covid e colpisce tutti duramente, tutte le linee di ricavo sono state messe in discussione, la crisi economica ha portato a una crisi politica e istituzionale.

Quindi si arriva al lancio della Superlega, in attesa di pronunciamento della corte di giustizia europea. Quello che sicuramente manca è il totale ridimensionamento sul mercato trasferimenti, dal 2019 che per le squadre europee era di 6,5 miliardi. Come settore calcio potremo consuntivare l’effetto del Covid al termine di questa stagione, avendo un impatto su tre stagioni”

In particolare sulla Superlega“Sento lamentarsi chiunque ma ogni proposta di riformare l’industria viene accantonata… tutto questo perché avendo interlocutori così disomogenei non potrà mai trovare soddisfazione all’interno dell’intero sistema, nessuno può avere leadership perché chi ha i voti non ha il peso e chi ha il peso non ha i voti. Ho collaborato lealmente per cambiare un sistema che non tutela gli investitori e non rispetta la meritocrazia sportiva. Basti pensare che tante squadre campioni delle loro Nazioni non partecipano alla Champions League: oggi Juventus, Real e Barcellona ci sono e tanti campioni no, logiche commerciali hanno detto questo, la Champions League è definita oggi da chiunque come una delle migliori competizioni sportive al mondo. La Superlega è nata da 12 club, non da 3, le obsolete impalcature che reggono il calcio rifiutano tutto, solo attraverso il dialogo costruttivo si può crescere e cambiare”

Sulla Juventus: “In questo contesto cosa ha fatto la Juventus? L’impatto diretto è di 320 milioni di cui un 40% influisce su questa stagione. Il piano di investimento varato nel 2019 è stato bloccato dal Covid, il fatto che stia passando non significa che sia cancellato. Quel piano era credibile ieri ed è credibile oggi, grazie all’aumento di capitale da 400 milioni… la chiosa finale su CR7 :”Siamo tutti utili e nessuno indispensabile. Avere il miglior giocatore al mondo nella nostra squadra è stato onore e piacere, non possiamo che applaudire Cristiano e ringraziarlo, peccato solo averlo per un anno e mezzo su tre con gli stadi vuoti. Ha ragione Morata, è la maglia della Juventus che richiede responsabilità. La Juventus è più grande di chiunque, viene prima di qualunque persona”