La Lazio non sbaglia: 2-0 alla Samp con Candreva e Lulic, 6° posto provvisorio

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LULIC

Nel lunch match della 32° giornata in Serie A, la Lazio batte 2-0 la Sampdoria all’Olimpico e allunga la striscia nera dei blucerchiati, che hanno vinto soltanto una volta negli ultimi 22 anni nell’Olimpico biancoceleste. Pressoché zero le emozioni all’Olimpico in un primo tempo caratterizzato dal gran caldo e dall’ormai abituale ma sempre surreale atmosfera sugli spalti semideserti. La Lazio parte bene ma poi subisce l’organizzazione di gioco e le ficcanti incursioni della Sampdoria, pericolosa soprattutto sugli schemi da calcio piazzato: su uno di questi Gabbiadini spara al volo con il suo velenoso mancino e fa rabbrividire i pochi presenti allo stadio. La Lazio risponde con un gran diagonale di Candreva, respinto alla disperata da Da Costa, ma crea poco altro. La partita sembra scorrere via senza grossi sussulti fino all’intervallo, quando al 42’ arriva il vantaggio dei padroni di casa: Keita scappa via sulla destro e serve il solito Candreva al centro dell’area di rigore, l’estero di Tor de’ Cenci gira di prima intenzione verso la porta avversaria e sigla il vantaggio. Nel minuto di recupero concesso da Calvarese, Keita si invola per il raddoppio ma arriva stremato davanti a Da Costa e spara fuori.

In avvio di ripresa Helder Postiga – alla sua prima da titolare in biancoceleste – sciupa una buonissima chance, mentre Gabbiadini testa i riflessi di Berisha direttamente su calcio da fermo. Poco prima dell’ora di gioco, arriva l’episodio che potrebbe rappresentare la svolta negativa per i padroni di casa: Biglia perde un sanguinoso pallone a centrocampo e nel tentativo di recuperare affossa Krsticic, secondo giallo inevitabile e Lazio in 10 per tutto il resto del match. I blucerchiati tentano il tutto per tutto inserendo Sansone e Okaka, ed è proprio il primo a spaventare Berisha con un sinistro radente che il portiere albanese respinge esternamente. Reja butta nella mischia Mauri per Helder Postiga e il cambio si rivela azzeccato: prima il numero 6 mette pressione a Regini che rischia l’autogol, poi imbecca splendidamente in area Lulic per il raddoppio dell’esterno bosniaco al minuto 73. A risultato praticamente acquisito, Reja concede a Minala la gioia del debutto in Serie A, richiamando il panchina proprio l’autore del 2-0. Nel finale un brivido in area biancoceleste lo causa Berisha, la cui uscita a vuoto concede a Soriano il tap-in di testa a botta sicura, ma Biava è provvidenziale a salvare sulla linea. La squadra di Reja riesce comunque a gestire il finale di partita e porta a casa tre punti fondamentali, che le consentono di agguantare momentaneamente il sesto posto (in attesa del posticipo Parma-Napoli) e avvicinare l’Inter al quinto: i nerazzurri, ora, distano solo due lunghezze.