Oggi è l’idolo di tanti ragazzi e il calciatore più amato d’Italia: chi è il bambino in foto?

Giocatore fantastico e professionista esemplare: nella sua lunga carriera ha vinto di tutto e lo ha fatto sempre da protagonista e trascinatore

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Del Piero

Professionista esemplare e giocatore eccelso: nel gotha del calcio italiano di tutti i tempi non può non esserci spazio per il bambino in foto che, nella sua carriera, ha vinto praticamente tutto quello che si poteva vincere.

Nato a Conegliano Veneto nel 1974, muove i suoi primi passi nel San Vendemiano, da cui passa successivamente al Padova, squadra con la quale esordisce anche tra i professionisti. Ma in Veneto rimarrà poco perché il suo talento viene adocchiato immediatamente da diverse squadre di serie A che se lo contendono.

A effettuare l’affondo decisivo è Giampiero Boniperti, all’epoca presidentissimo della Juventus, che lo porta a Torino dandolo in mano a Giovanni Trapattoni. A settembre del 1993 esordisce in serie A e segna anche il primo gol, contro la Reggiana. La svolta arriverà però nei due anni successivi quando in casa bianconera arriva la rivoluzione targata Marcello Lippi che riporta la Vecchia Signora a vincere in Italia e in Europa.

Il tecnico viareggino punta di lui sacrificando Roberto Baggio. E il ragazzo della foto esplode trascinando la Juventus alla conquista della Champions League nel ’96 e rimanendo protagonista dei successivi successi bianconeri di quegli anni. Nel ’98 un brutto infortunio al legamento del ginocchio lo mette fuori causa quasi un anno. La ripresa è lenta e difficoltosa, ma si concretizza definitivamente quando torna Lippi e i bianconeri vincono altri due scudetti nel 2002 e 2003.

Nel 2006 vince il Mondiale in Germania segnando anche in semifinale (e riscattando definitivamente alcuni momenti bui in azzurro); ma il 2006 è anche l’anno di calciopoli e lui, da campione del mondo, decide di seguire la Juventus in serie B, un gesto che i tifosi difficilmente dimenticheranno.

Nella serie cadetta vince il titolo di capocannoniere e replica la stagione successiva in serie A. I bianconeri hanno un risalita lenta per tornare al successo ma, dopo due settimi posti, la nuova presidenza Agnelli decide di affidare la panchina a un vecchia bandiera: Antonio Conte. L’allenatore leccese rivoluziona la squadra che vince lo scudetto.

È anche l’ultima corsa per il nostro che, grazie anche a un suo gol decisivo nello scontro con la Lazio, riporta la Juve a vincere il campionato che può alzare, da capitano, nello stadio nuovo. Un’uscita di scena che ogni giocatore vorrebbe.

Stiamo parlando di Alessandro Del Piero