Luca Mariotti punta su Miami: “La città ideale per ospitare la finale del Mondiale 2026”

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Luca Mariotti Coloma

ESCLUSIVA – Intervista a Luca Mariotti 

Luca Mariotti, amministratore unico di Coloma srl – società di consulenza e marketing – racconta in esclusiva per sportpaper la crescita del calcio negli Stati Uniti. In particolar modo del mondo del pallone nella città di Miami che può vantare al suo attivo ben tre società.

L’Inter Miami di David Beckham ha sicuramente aiutato la crescita sportiva e non solo della città sfruttando anche l’immagine del campione britannico con un passato in MLS tra le fila dei Los Angeles Galxy, il Miami FC di cui è stato allenatore Alessandro Nesta e il Miami United, società che milita nella NPSL – la National Premier Soccer League.

La grande crescita del calcio negli Stati Uniti: obiettivo mondiale 2026

“A mio avviso c’è poca informazione su quello che è davvero il mondo del calcio negli Stati Uniti. C’è ancora grande attenzione solo per i classici sport americani” spiega Luca Mariotti che negli anni ha collaborato a far crescere, anche e soprattutto in termini di immagine, propio il Miami United: “Adesso quando nomini la squadra le persone sanno a chi e a cosa ti riferisci”.

La coppia Stati Uniti-Canada si è aggiudicata il Mondiale del 2026 e questo porterà sicuramente nuova linfa al calcio a stelle e strisce così come un grande trampolino di lancio sono stati i campionati del mondo del 1994. Una crescita in cui Miami ha voglia di giocare un ruolo da protagonista: “La città ha ufficialmente chiesto alla FIFA di scegliere l’Hard Rock Stadium per la finale o comunque per poter ospitare una delle due semifinali”.

Luca Mariotti Coloma USA

Miami sarebbe la città giusta perché pure mantenendo forte la sua identità americana è molto aperta. Piace tanto anche agli europei e per la sua vicinanza geografica con Cuba è una delle mete preferite dagli ispanici. Sarebbe il giusto anello di congiunzione” spiega ancora.

Il calcio made in Italy a Miami

Con la sua società, Luca Mariotti sta contribuendo allo sviluppo del calcio in perfetto stile “made in Italy” a Miami. Per farlo però ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione che vanno oltre il mondo dello sport: “Perchè possa diventare equipollente al livello che c’è in Europa bisogna intervenire con una strategia di marketing mirata ed adeguata. Serve che si sviluppi su più ambiti come ad esempio quello immobiliare”.

E, proprio su questo settore che sta portando avanti il suo lavoro: “Stiamo lavorando per fare arrivare a Miami investitori soprattutto italiani ma anche europei che possano vedere nello Stato della Florida e negli USA più in generale un buon posto per un investimento a lungo termine che, come dicevo prima, vada oltre il calcio stesso”.

Il Miami United è una squadra in cui abbiamo creduto molto. Una squadra in espansione che ha creato una sua Academy e che quindi si rivolge anche ai più piccolini” racconta Luca Mariotti che poi prosegue: “Dopo un anno di pausa forzata per la pandemia di coronavirus tra poco riprenderà la sua attività e il suo campionato nella Sunshine Conference”.

Luca Mariotti Coloma MIAMI UTD

Con la società di Roberto Sacca, CEO del Miami United – tra le cui fila ha militato anche Adriano – si è creata una vera e propria sinergia che porta ad un trait d’union tra il modello calcistico americano e quello italiano: “Le differenze principali riguardano il mercato. Negli USA vengono fatte delle selezioni aperte a tutti. I giocatori che vogliono conquistare un posto in squadra o mettersi in mostra pagano la quota di iscrizione e di solito questo camp dura uno o due giorni”.

Un’idea portata anche in Italia: “Poco prima del lockdown per il covid-19 abbiamo organizzato un evento a Roma che ha avuto grande successo” rivela Luca Mariotti che poi prosegue: “Era stato selezionato un ragazzo che sarebbe dovuto volare a Miami ma ovviamente è stato ‘congelato’ tutto”.

C’è però ancora voglia di provarci: “Appena la situazione sarà un po’ più chiara sicuramente organizzeremo di nuovo un evento del genere, lo chiedono i giocatori e anche i procuratori. Se tutto va bene lo faremo in vista della stagione 2022 quindi nella fascia di tempo compresa tra settembre e febbraio. Abbiamo in mente una location suggestiva ma non posso rivelarvi di più” conclude.

Diletta Barilla
Diletta Barilla, redattore di SportPaper.it esperta di calcio femminile