Milan, Leao: “Siamo migliori dello scorso anno. Vogliamo vincere l’Europa League”

Leao si racconta e parla della ambizioni del Milan

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RAFAEL LEAO PERPLESSO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Rafael Leao si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport tra presente, passato e futuro. Il calciatore portoghese ha toccato diversi temi, a cominciare dalla fascia di capitano indossata contro il Verona fino ad arrivare alle ambizioni dei rossoneri.

Milan, le parole di Rafael Leao

Quale è stato il momento in cui hai capito che avresti fatto il calciatore?

Allo Sporting quando mi convocarono contro il Porto per la prima volta. Sono andato in panchina ed ero già emozionato perché era una partita importante. Quando il mister mi ha detto di entrare dopo che il nostro attaccante si era fatto male, non ero pronto ma ho pensato: “ora o mai più”. Sono entrato, ho fatto gol però abbiamo perso e da lì ho pensato di fare qualcosa di importante“.

E qualche momento di blocco?

Quando ho avuto gli infortuni e quando sono andato in Francia dove è stata dura e ho pensato di aver fatto la scelta sbagliata“.

Ti ritrovi in questi giovani che oggi sono al Milan? Al gol di Simic sembrava avessi segnato tu

Sì, una sensazione incredibile come se avessi fatto io il primo gol con il Milan. Simic è un ragazzo bravo e ascolta i consigli. Camarda deve lavorare e sfruttare al massimo le sue occasioni“.

Come è stato indossare la fascia da capitano e come è maturata la decisione?

Venivo da una settimana così e così. La scelta mi aveva fatto emozionare, fu una decisione della squadra e del mister, ma io mi sento leader anche senza fascia e numero 10. Sono tanti anni che sono qui, è già una gioia essere qui, poi spero di essere capitano altre volte“.

Ami il Milan come la gente ama te?

Sono arrivato che nessuno parlava di me e adesso sono un idolo. I tifosi mi hanno accompagnato e senza di loro non sarei quello che sono oggi, per questo li ringrazio“.

Ci racconti il tuo rapporto con Pioli?

All’inizio strano perché il suo approccio era aggressivo. Lui però mi ha capito ed è cambiato così come è cambiato il nostro rapporto come se fosse una relazione tra papà e figlio. Quando vado in campo voglio ripagare la sua fiducia perché merita il meglio, mi ha aiutato a crescere come un uomo e mi ha responsabilizzato“.

Allora come hai fatto capire ad Ibra come relazionarsi con te?

Quando per aiutarmi mi trasmetteva una pressione positiva perché capivo che lo faceva per il mio bene, adesso con il suo ritorno mi aiuterà ancora di più“.

Cosa vi manca per essere al livello di Inter e Juve?

Il campionato è lungo ma per vincerlo non puoi lasciare troppi punti per strada. Per conquistare il campionato devi vincere quasi tutte le partite e pareggiare quelle che non puoi vincere. La squadra quest’anno è migliore dello scorso e vogliamo provare a vincere qualcosa di importante“.

L’Europa League è il grande obiettivo?

Si vogliamo vincerla e con il fatto che Ibra l’ha vinta ci trasmetterà l’esperienza per poterla vincere. Il Milan non l’ha mai vinta e abbiamo la responsabilità di poter essere ricordati per quello“.

 

 

Speranza Sergio
Redattore SportPaper.it | Esperto di calcio italiano ed internazionale