Mourinho recrimina: “C’è gente che gioca in maniera superficiale, sono sempre gli stessi”

Il tecnico attacca i suoi calciatori

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L’URLO DI JOSE MOURINHO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto a Sky Sport, Josè Mourinho ha analizzato il pareggio contro il Servette, che è bastato a qualificare i giallorossi agli spareggi di Europa League.

Mourinho: “Aouar? Non parlo di lui”

Le occasioni sprecate?
“Sì, però è un peccato che non ci sia una camera vostra all’intervallo, io martello sempre su questa situazione di una squadra che perde e a inizio secondo tempo c’è questo atteggiamento dell’avversario, noi siamo superficiali in questi momenti della partita. Ci sono giocatori che hanno perso delle opportunità. Aouar? Non parlo di lui, parlo di altri giocatori, sembra che qui fuori casa la gente che va in panchina entri poi con un atteggiamento che non riesce a migliorare la squadra. Non penso sia un dramma giocare i playoff, poi chiaro che giochi contro una squadra che viene dalla Champions. Di nuovo giocheremo all’Olimpico, non voglio fare un dramma del secondo posto, è più drammatico che dei giocatori hanno perso una chance, è un atteggiamento che si ripete. Veramente non capisco, ho giocato 150 partite di Champions, che sono fra virgolette più importanti di questi, sembra che ci sia gente che non abbia una grande storia in Europa e gioca queste partite in modo superficiale, sono sempre gli stessi. 90’ di concentrazione, poi c’è gente che è superficiale su come interpreta la partita”.

Cristante in difesa?
“Sì, senza di lui si perde stabilità a centrocampo, ma se manca uno gioca lui. Lui è un grande esempio per gli altri a questo livello, gioca con una concentrazione altissima. Paredes ha fatto un’altra partita molto seria, è un campione del Mondo, gioca qui senza superficialità, poi c’è gente che si sente confortata con questa superficialità. Qualcuno pagherà? Da noi non puoi far pagare, lo può fare Guardiola, da noi c’è solo l’allenatore che può martellare… io continuerò a martellare su questa gente. Il gruppo è fantastico, gente buona, gente seria, che ama la Roma, ma sono in una zona di conforto. Se in casa riusciamo a instillare questa mentalità nella squadra, fuori casa è più difficile, ovviamente potevamo vincere lo stesso. Bergomi sa perfettamente dell’importanza del profilo di questi giocatori, abbiamo gente che io trovo con superficialità, poca responsabilità di dire che “sono qua e voglio giocare sempre”. Hanno perso un po’ la voce, se qualcuno mi dice che vuole giocare di più… lo fai solo se sono morti, la gente che risponde è sempre la stessa gente”.

Da cosa dipende questo atteggiamento?
£Bergomi sa perfettamente dell’importanza del profilo di questi giocatori, abbiamo gente che io trovo sia superficiale, poca responsabilità di dire che “sono qua e voglio giocare sempre”. Hanno perso un po’ la voce, se qualcuno mi dice che vuole giocare di più… lo fai solo se sono morti, la gente che risponde è sempre la stessa gente”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero