Pjanic, ma che fai?

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La notizia ha iniziato a girare non appena il campionato è terminato: Miralem Pjanic prossimo giocatore della Juventus. La notizia è diventata quasi ufficiale venerdì, con il comunicato/lettera indirizzata a Mauro Baldissoni (dg della Roma, detentrice del cartellino del giocatore, in scadenza nel 2018) da parte del giocatore bosniaco che ha deciso di lasciare il club giallorosso per il club piemontese. Anche l’Ad juventino, Beppe Marotta ha confermato la notizia, dicendo che ha fatto tutto il giocatore e che la squadra bianconera (che però lo cercava da tempo) ha dovuto soltanto preparare il contratto e la quota da versare alla Roma. Ieri Pjanic ha effettuato le visite mediche al “J-Center” e ha firmato un contratto quinquennale da oltre 5 milioni a stagione con la Vecchia Signora.

Il centrocampista nato in Bosnia ma cresciuto in Lussemburgo, 26 anni lo scorso 2 aprile, dopo cinque stagioni ha lasciato la capitale per approdare a Torino, diventando il secondo bosniaco a vestire il bianconero dopo Hasan Salihamidžić (2007-2011), escludendo Zlatan Ibrahimovic che è di origine bosniaca ma nato in Svezia.

La notizia ha avuto un eco importante, un po’ come la notizia che Jamie Vardy avrebbe lasciato il Leicester City per approdare all’Arsenal. Ironia della sorte, la clausola rescissori di Pjanic è uguale a quella dell’attaccante di Sheffield, ma in base ad una scelta del centrocampista ex Olympique Lione su una clausola del contratto in essere con i capitolini, alla Roma andranno poco più di 32 milioni. Il giocatore ha detto che la Roma ha messo un quarto d’ora per cederlo alla Juventus.

L’unico a fare festa in casa Roma sarà il tesoriere che incasserebbe una plusvalenza di oltre 25 milioni ed un risparmio importante sull’ingaggio, di circa 6 milioni lordi.

In casa Roma la notizia non è stata presa bene, soprattutto dalla parte dei tifosi: “mercenario”, “venduto” e altre amenità sono state inveite contro il giocatore, reo di aver accettato un contratto migliore con l’acerrima rivale. Se gli insulti sono stati pesanti a Trigoria, sui social network forse sono stati anche peggiori. Insulti a parte, la rabbia ci sta: perché andare all’odiata Juventus quando a Roma era considerato un mito, un giocatore fondamentale nonché un esempio di romanità dopo cinque stagioni?

La rabbia è stata maggiore contro la società, rea di aver ceduto un giocatore dalla classe innata non solo all’acerrima rivale, ma anche a rinforzarla: se la Juventus dovesse trattenere Pogba e Morata acquistando anche Dani Alves e Mascherano, il prossimo anno si giocherà per il secondo posto in classifica.

Miralem Pjanic da Tuzla ha mosso i primi passi nel Fc Schifflange per poi farsi notare con Metz e Olympique Lione, per poi approdare, a fine agosto 2011, alla Roma del neo tecnico Luis Enrique. I supporter della “Lupa” sognarono una Roma candidata al titolo, con un centrocampo composto dal “pianista” Pjanic, Gago, de Rossi e Lamela. Ma, come tutti sanno, alla fine il titolo andò alla Juventus con i giallorossi addirittura settimi e fuori dalle coppe europee la stagione successiva. Pjanic quella stagione si mise in evidenza con prestazioni maiuscole in un complesso giallorosso deludente.

Nelle successive stagioni il fantasista, affiancato in mezzo al campo anche da Radja Nainggolan e Seydou Keita, si è affermato come un centrocampista di qualità dalla tecnica sopraffina e dalle punizioni prodigiose. Chiedere a Gigi Buffon che non si è neanche mosso lo scorso 30 agosto. Ed in questa stagione Pjanic è andato per la prima volta in carriera in doppia cifra nella classifica marcatori, mentre il computo degli assist, a partire dalla stagione 2011/2012, è arrivato a quarantatre, di cui dodici “serviti” nella stagione appena conclusa. Se non sono numeri da top player, poco ci manca.

Sarebbe stato difficile in estate tenere sotto il Cupolone il giocatore bosniaco, visto che piaceva moltissimo ai danarosi top team europei (Barcellona e Bayern Monaco su tutti). I tifosi giallorossi avrebbero preferito che il loro numero 15 finisse all’estero, ma non alla Juventus. E gli stessi supporter temono ora un effetto domino: via Pjanic, via Nainggolan, via Manolas. Con buona pace per il “solo” riscatto di Stephan el Shaarawy e l’arrivo (forse) dello svincolato Gregory van der Wiel e del belga Axel Witsel.

Pjanic va a rinforzare una rosa ora ancora più competitiva: il centrocampo bianconero ora farà davvero paura. Con l’obiettivo ora di puntare alla vittoria della Champions League dopo vent’anni di digiuno, magari tralasciando (o forse no?)

Sarà dura come il marmo, ma in casa Juve si è capito che è ora di tirare fuori il grano se si vuole vincere.

“Mira” è ora davvero quel trequartista che Massimiliano Allegri cercava da oltre un anno. E visto che Hernanes ha fatto tutto tranne che il trequartista e che Draxler ha preferito il Wolfsburg allo “Stadium”, ora in casa bianconera il dado è tratto: avanti con il fantasista dietro le punte Morata e Mandzukic. Ma occhio che il bosniaco è molto duttile, in quanto può fare sia l’interno di centrocampo che il medino nel 3-5-2

Ma veniamo a Miralem Pjanic e qui c’è molta analogia con il caso Jamie Vardy: in un complesso di campioni, il bosniaco potrebbe diventare ancora più forte giocando nella cerniera di centrocampo accanto a gente come Pogba (se non verrà ceduto), Khedira (se sarà al top) e Marchisio (di cui sarà il vero sostituto, fino a quando il torinese non tornerà arruolabile), oltre a Buffon, alla “BBC”, Morata e Mandzukic. Ma ne vale davvero la pena? Il conto corrente del giocatore si ingrosserà, la tecnica migliorerà e dovrà lottare per vincere sia in Italia che in Europa…ma ai tifosi romanisti, non ha pensato?

Pjanic è arrivato alla Roma come promessa e cinque anni dopo se ne è andato via da giocatore affermato. E cinque anni in un calcio mordi e fuggi come quello di questo inizio di XXI secolo sono davvero tanti anni, entrando nel cuore della tifoseria capitolina. Meglio diventare il “capitan futuro del capitan futuro” in Patria (Roma) o ricevere insulti e possibili (anzi probabilissimi) fischi che lo sommergeranno dal suo arrivo allo stadio “Olimpico” fino al suo rientro negli spogliatoi con la maglia della Juventus?

Calcio e cuore spesso e volentieri hanno dimostrato che ai soldi si può rinunciare, ma tante (troppe) altre volte hanno dimostrato che non combaciano. E sono sempre i tifosi delle squadre “cedenti” a rimetterci, con grande gioia di quelli delle squadre “acquirenti”.

E’ il calcio, bellezza. E Miralem Pjanic, vicenda Juve a parte, è davvero un gran bel giocatore.