Quei ‘ragazzacci’ classe ’81

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barzagli

Cosa hanno in comune le reti siglate mercoledì sera da Zlatan Ibrahimovic allo “Stamford Bridge” e da Andrea Barzagli a Bergamo domenica scorsa?

1981, CLASSE DI FERRO

Di primo acchito, verrebbe da dire che sono stati due gol decisi, in quanto hanno rappresentato la vittoria (ed il passaggio del turno) dei parigini sul Chelsea e del primo gol della Juventus contro l’Atalanta, che ha portato alla diciasettesima vittoria bianconera nella ultime diciotto partite di campionato.

Invece sono gol siglati da due calciatori nati nel 1981, gente che quest’anno compirà 35 anni. Un’età importante in quanto molte persone nate in quell’anno oggi sono nel pieno del loro vigore lavorativo e che sono padri, o madri, felici. Per quanto concerne il gioco del calcio, l’avere 35 anni non è sempre sinonimo di “vigore”, in quanto il calciatore tipo è da tre anni (circa) che è in fase discendente: acciacchi vari ed infortuni che se a venti anni bastava poco per ritornare al top, ora servono dei mesi , oltre al fatto di marcare, o essere marcati, da giocatori molto più giovani.

Peccato che sia Barzagli che “Ibra” non abbiano per nulla intenzione di ritirarsi. Anzi, segnano e sono fondamentali per le loro squadre: la Juventus tra campionato e coppe negli ultimi cinque mesi di campionato ha incassato solo sette reti ed il PSG ha le mani sul suo quarto scudetto di fila e vuole tentare di andare il più avanti possibile in Champions. E l’impiego dei due trentacinquenni (il centrale toscano li compirà il prossimo 8 maggio , lo svedese il 3 ottobre) non è decisivo, ma di più.

’81 IN ITALIA

In Italia, ci sono molti giocatori nati nel 1981 che sono nelle rose delle squadre che giocano in Serie A ed in Lega B: nel massimo campionato sono ventidue mentre mentre sono dieci in cadetteria.

Le squadre con più classi 1981 sono Atalanta, Chievo Verona e Sassuolo con tre giocatori La “Dea” può contare su due difensori ed un centrocampista: Guglielmo Stendardo e Cristian Raimondi, con l’aggiunta di Giulio Migliaccio.

Il Chievo ha a disposizione il portiere Walter Bressan, il difensore Alessandro Gamberini ed il centrocampista Giampiero Pinzi.

I neroverdi di mister Eusebio di Francesco vedono in rosa due portieri ed un difensore: Alberto Pomini (dal 2004 in rosa, con il club allora in C2); Gianluca Pegolo e Paolo Cannavaro, rispettivamente al Sasol da tre e due campionati.

In casa Bologna i classe 1981 sono due, uno in rosa dallo scorso campionato ed uno arrivato con il mercato invernale, chiuso lo scorso 1° febbraio: Matteo Brighi e Sergio Floccari.

Il Carpi ha un classe 1981 che, al contempo, è stato Campione del Mondo in Germania: il difensore Cristian Zaccardo, primo capitano del club modenese alla sua prima stagione in Serie A. Il difensore è il giocatore più anziano a disposizione di Castori e, per ovvie ragioni non solo anagrafiche, ha la fascia di leader sul braccio sinistro.

Max Allegri e Vincenzo Montella possono contare sulle prestazioni, ciascuno, di due classe 1981 in rosa: il sopraccitato Andrea Barzagli e Patrick Evra per il tecnico livornese, il portiere Cristian Puggioni e capitan Angelo Palombo per la Sampdoria.

Tutte le altre squadre hanno in rosa almeno un ’81: Frosinone (il portiere brasiliano Massimiliano Zappino); Genoa (il difensore Nicolas Burdisso); Milan (il portiere Diego Lopez); Roma (il difensore brasiliano Maicon),; Torino (il difensore Emiliano Moretti) e l’Hellas Verona (il difensore greco Vangelis Moras).

Empoli, Fiorentina, Inter, Lazio, Napoli, Palermo ed Udinese non hanno classe 1981 in rosa. I toscani biancoblu, i capitolini, i siciliani ed i friulani hanno però giocatori più vecchi: il portiere Maurizio Puglisi e Massimo Maccarone (classi 1976 e 1979); Stefano Mauri e Miroslaw Klose (classi 1980 e 1978); Stefano Sorrentino ed Enzo Maresca (1979 e 1980) ; capitan Antonio di Natale e Maurizio Domizzi per i bianconeri (nati nel 1977 e nel 1980).

ROMA TOP 81

Per la cronaca, la Roma è la squadra con più giocatori nati prima del 1981, ben quattro: il classe 1976 Francesco Totti, il classe 1977 Morgan de Sanctis, il classe 1978 Bodgan Lobont ed il classe 1980 Seydou Keita.

Durante il mercato invernale hanno salutato la Serie A altri tre 1981: German Denis (Atalanta), Francesco Benussi (Carpi) e Nemajua Vidic, che dopo un anno e mezzo di Inter ha deciso di ritirarsi per colpa dei troppi infortuni. Lo scorso agosto invece si era ritirato il romanista Federico Balzaretti, anche lui per motivi fisici.

In Lega B i classe 1981 non mancano e sono tutti altrettanto decisivi per le sorti delle loro squadre. Il secondo campionato nazionale ne conta ben dieci, tutti con molti anni di esperienza anche in massima serie.

Il più celebre è Andrea Caracciolo, nato il 18 settembre 1981, e bandiera del Brescia con cui sta giocando la sua undicesima stagione (la quarta consecutiva), segnando finora 141 reti, recordman della squadra lombarda.

E’ del 1981 anche il centrocampista della Virtus Lanciano Manuel Turchi, marito della presidentessa del sodalizio frentano, Valentina Maio.

Nato nel 1981 è anche il capitano della rivelazione Virtus Entella, Gennaro Volpe.

Il Bari ed il Cesena hanno in rosa due 1981: il difensore Giuseppe Gemiti, terzino sinistro tedesco di origine italiana che ha giocato in massima serie con le maglia di Udinese, Chievo Verona, Novara e Livorno, il centrocampista Massimo Donati che oltre ad aver giocato dieci stagioni in Serie A, ha militato anche due stagioni nella Scottish Premier League con la maglia dei Celtic Glasglow; il centrocampista belga Gaby Mudingayi e l’attaccante Davide Succi, entrambi con anni di esperienza in Serie A.

Sono del 1981 anche il difensore del Modena Davide Zoboli ed i centrocampisti di Pro Vercelli e Trapani Alessandro Budel e Simone Rizzato.

E all’estero? Anche nei campioni europei ci sono molti giocatori nati nel 1981 e molti di loro sono decisivi.

Innanzitutto nel Villarreal e nel Chiasso, in Liga ed in Challenge League, dalla scorsa estate, giocano due classe 1981 nostrani: il difensore Daniele Bonera, lasciato libero dal Milan, e Andrea Dossena, ex Napoli con un passato anche nel Liverpool.

In Grecia, con il Paok Salonicco, c’è l’attaccante ex Manchester United e Monaco Dimităr Berbatov; in Portogallo i capitani di Benfica e Porto, Luisao e Iker Casillas, che in estate ha lasciato dopo sedici anni il Real Madrid.

Il campionato francese conta due “1981” di spessore e di esperienza, entrambi nel Paris Saint Germain: il già citato “Ibra” e Maxwell, terzino brasiliano molto amico dello svedese con cui ha giocato in molte squadre (Ajax, Barcellona, Inter).

Il campionato turco può contare sull’esperto Bruno Alves, centrocampista del Fenerbahçe.

In Spagna, anzi nei Paese Bassi, gioca il leggendario Aritz Aduriz, nato a San Sebastián l’11 febbraio 1981 e all’ottava stagione (la quarta consecutiva) con i baschi dell’Athletic Club di Bilbao, con cui ha segnato (finora) 115 reti. Sempre dalla Spagna, dalle Asturie, invece arriva il più forte attaccante della Roja dell’ultima generazione: David Villa. Dopo aver giocato con le maglie di Valencia, Barcellona e Atletico Madrid, da due stagioni l’attaccante di Langreo milita nella MLS americana, nei New York City (di cui è il capitano) con Frank Lampard e Andrea Pirlo, nati nel 1978 e nel 1979

In Inghilterra gioca anche il forte difensore ex Manchester United John ‘o Shea con il Sunderland, mentre in Kazakistan, nel Kairat, gioca uno dei giocatori russi più forti degli ultimi vent’anni, Andrej Arshavin. Dopo l’esplosione nello Zenith San Pietroburgo ed i tre anni nell’Arsenal, un fugace ritorno in Patria per l’ex attaccante della Russia ad Euro2008 e poi da due stagioni, il ragazzo di Leningrado gioca “ai margini dell’impero” con i russi del Kuban’ Krasnodar e, da gennaio, con il club kazako.

Star dello Sparta Praga e della Nazionale della Repubblica ceca è David Lafata, nato lo stesso giorno di Andrea Caracciolo. Quattro volte vincitore consecutivamente della classifica marcatori della Gambrinus Liga è il top scorer nella storia del campionato ceco.

In Argentina, invece, giocano tre “1981” con esperienze nel Vecchio Continente: i centrocampisti Maxi Rodriguez dell’Newell’s Old Boys e Lucho “el comandante” Gonzalez del River e l’attaccante Andres d’Alessandro. Per loro esperienze europee con Atletico Madrid e Liverpool; Porto ed Olympique Marsiglia; Wolfsburg, Portsmouth e Real Saragozza.

E’ nata nel 1981 anche il più forte portiere donna della storia, l’americana Hope Solo, che compirà 35 anni il prossimo 30 luglio. Con in porta il forte portiere classe 1981, attualmente tesserata con Seattle, gli USA hanno vinto due ori olimpici consecutivi oltre a molti premi individuali.

Avete visto quanti 35 enne giocano ancora a calcio e quanti sono ancora oggi decisivi? Chi lo avrebbe detto. Ad maiora, vecchi miei.