Lazio – Udinese 4-4. Beto spaventa, Milinkovic incanta ma alla fine arriva la beffa

Lazio beffata nel finale dall'Udinese; spettacolo e gol all'Olimpico

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Luis Alberto
Luis Alberto ( ph: Fornelli/Keypress )

Sarri conferma la Lazio di Napoli, Gotti ci prova

Inizia con un breve quanto toccante ricordo di Tommaso Maestrelli a 45 anni dalla sua scomparsa la fredda serata dell’Olimpico, un Olimpico che sembra una ghiacciaia vuota, con appena 7/8 mila spettatori presenti sugli spalti, compresi una quindicina di coraggiosissimi tifosi friulani relegati in un piccolo angolino del settore a loro dedicato. Nonostante il pesante cappotto di Napoli, o forse proprio per quello, Sarri non modifica la squadra se non in difesa, dove la squalifica di Luiz Felipe comporta lo spostamento al centro di Patric con conseguente ritorno dal primo minuto di Lazzari sulla fascia destra. Di contro Gotti, alla ricerca di punti scacciacrisi, presenta Deulofeu e Success a supporto di Beto con l’intento di mettere un po’ di pressione alla retroguardia biancoceleste.

Udinese da sballo con Beto in grande spolvero

E gli uomini in nero ci riescono benissimo perché dopo qualche timida scaramuccia laziale che non scalda l’ambiente, al 16′ passano in vantaggio grazie ad un perfetto colpo di testa di Beto che batte Reina su preciso cross di prima intenzione di Jajalo, al termine di una splendida azione corale. La Lazio accusa il colpo e non riesce a reagire; la sola vivacità di Pedro non può bastare ad una squadra che si mostra senza idee e senza nerbo; al 21′ Acerbi la manda alta di testa da buona posizione ed al 28′ è Luis Alberto al volo dal dischetto a non centrare la porta su assist di Milinkovic da destra. Ma al 31′ Success vince due contrasti a metà campo, prima su Cataldi poi sull’imbarazzante Patric, che sbaglia clamorosamente il tempo di entrata, e lancia nello spazio Beto che s’invola verso Reina e lo supera in uscita, raddoppiando.

Immobile riapre la gara ma è Molina a gelare ancora l’Olimpico

Stavolta la reazione è immediata; al 33′ fuga di Anderson sulla destra e palla in mezzo all’area dove, dopo un batti e ribatti, è il solito Ciro Immobile a metterla nel sacco rimettendo in partita la Lazio. Ma al 43′ la formazione di Sarri si fa cogliere del tutto impreparata e Deulofeu consegna a Molina la palla del clamoroso 1-3 che prelude alla conclusione della prima frazione di gioco. Una bordata di fischi dei pochi presenti accompagna le squadre negli spogliatoi. Lazio bruttissima, Udinese in vantaggio con pieno merito!

Lazio d’assalto nel secondo tempo

La ripresa si apre con una Lazio più volitiva e decisa; al 5′ azione insistita di Hysaj ed Immobile in piena area avversaria, la palla schizza a Pedro che stoppa e tira in un attimo accorciando le distanze. Passano altri cinque minuti e Milinkovic – Savic, cresciuto notevolmente, s’inventa un eurogol di sinistro a giro sul secondo palo; è 3-3 e tutto può ancora succedere. Tre minuti dopo la Lazio resta in 10 per l’ennesima ingenuità (?) del solito Patric che rimedia una seconda ammonizione evitabilissima, mostrando ancora una volta tutti i limiti di un calciatore che da anni “vive” al di sopra delle sue reali possibilità. Al 69′ anche Molina commette lo stesso errore ristabilendo la parità numerica.

Acerbi sigla la rimonta; Arslan la beffa

La gara s’infiamma perché ora la Lazio ci crede e spinge di forza ma gli ospiti non mollano la presa, si battono su ogni pallone e quando possono tentano anche di ripartire sullo stremo delle forze. In mezzo alla battaglia spunta la testa di Acerbi che al 79′ spizza in rete una punizione calciata dalla sinistra di Basic e batte Silvestri. L’arbitro annulla per un fuorigioco che il VAR cancella dopo interminabili minuti di attesa; è il 4-3 che certifica la rimonta biancoceleste. Sembra il colpo di scena finale, invece sul terreno bagnato dell’Olimpico succede ancora di tutto. All’ultimo dei sette minuti di recupero concessi Zaccagni ferma fallosamente Soppy poco prima dell’ingresso in area; punizione furba di Forestieri che tocca al limite per Arslan lasciato completamente libero: destro di prima intenzione che supera Reina e cala il sipario, un triste sipario per la Lazio, su una partita rocambolesca che accontenta soltanto gli ospiti, premiati per il modo nel quale hanno affrontato la gara, esaltandosi nel primo tempo e ritrovando nel finale il coraggio e la determinazione per non arrendersi fino all’ultimo istante. Per la Lazio un’occasione fallita per restare agganciata al treno per l’Europa e tanto, tanto da fare…

Tabellino

LAZIO: Reina; Lazzari, Patric, Acerbi, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi (77′ Zaccagni), Luis Alberto (62′ Basic); Pedro, Immobile, Felipe Anderson (59′ Radu).
A disp: Strakosha, Adamonis, Escalante, Leiva, Akpa Akpro, Vavro, Zaccagni, Radu, Moro, Marusic, Basic, Muriqi. All. Sarri

UDINESE: Silvestri; Perez, Becao (73′ Nuytinck), Samir (84′ Forestieri), Udogie; Molina, Walace, Jajalo (62′ Pussetto), Deulofeu (73′ Soppy); Success (62′ Arslan), Beto.
A disp: Padelli, Carnelos, Zeegelaar, Arslan, Makengo, Nuytinck, Pussetto, Samardzic, Nestorovski, Forestieri, De Maio, Soppy. All. Gotti

Marcatori: 16′ Beto, 31′ Beto, 33′ Immobile, 44′ Molina / 50′ Pedro

Ammoniti: Becao (U), Patric (L), Immobile (L) / Molina (U), Patric (L), Molina (U)

Espulsi: / Patric (L), Molina (U)

Note, Recupero: 2′ / 7′

 

 

 

 


 

Giampiero Giuffrè
Giampiero Giuffre, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero