Zaccheroni: “La gestione Elliott non mi convince. Donnarumma? Mi ricorda Zoff”

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GIANLUIGI DONNARUMMA E ZLATAN IBRAHIMOVIC PENSIEROSI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Alberto Zaccheroni, ex allenatore del Milan (1998-2001), in un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport“, in edicola questa mattina, ha affrontato vari temi che vanno dal coronavirus al suo amato Milan.

Le sue dichiarazioni

Come vive l’isolamento?
«Sono decisamente molto poco abituato a stare in casa. Ma devo farlo, dobbiamo farlo. Io che sono sempre stato in giro, mi godo di più la famiglia, l’unico vantaggio di questa situazione drammatica. Mi godo mio padre, che ha 98 anni e sta meglio di me, ma che ho blindato a doppia mandata in casa. Cos’altro faccio? Mi concedo una camminata vicino casa: un isolato, come da disposizione comunale. Leggo e ne approfitto cercando di mettere in ordine appunti e riflessioni, sportive e non, che ho sparso per lo studio. Sono disordinatissimo».

Sul Milan «Questo Milan è in costruzione. Per raccogliere devi seminare. E in questo momento Paolo Maldini è troppo importante per il Milan. Lui conosce la storia del club, ne incarna l’animo, sa come raggiungere i risultati. Ha carisma,intelligenza e buon senso,ha questa grande capacità di mantenere sempre l’equilibrio. Se si vuole fare tornare il Milan alla sua grandezza in tempi brevi o medi, lui è indispensabile.Trovare gente come lui, Costacurta e Albertini al Milan è stata la mia fortuna.Determinanti per far rialzare il Milan».

Boban via, Maldini incerto, Donnarumma in vendita. Come vede la gestione Elliott? «Non bene.Capisco quello che leggo: vogliono vendere. Ma il brand deve essere di qualità se ci vuoi guadagnare o non perdere. E qui rientra ancora Maldini. Il Milan ha bisogno di certezze e risultati. In questo quadro, se vuoi ricostruire o vendere bene, non cedi i pezzi migliori. Donnarumma? Mi ricorda Zoff. Ha una calma olimpica. Dà sicurezza alla difesa e non è facile fare il portiere ora in questo Milan».