Milan, Mihajlovic: “Nessun problema con Berlusconi”

Mihajlovic

MihajlovicSinisa Mihajlovic, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida interna contro il Verona di Mister Del Neri. I rossoneri sono reduci da un magro pareggio raccolto in trasferta contro il Carpi, il tecnico serbo sa che la squadra può dare di più e deve dare di più. Sinisa Mihajlovic ha parlato anche dell’incontro avuto ieri con il patron rossonero Silvio Berlusconi, ribadendo che: Con il Presidente non ci sono mai problemi. Abbiamo parlato di tutto, è bello parlare guardandosi negli occhi.”

Di seguito la conferenza stampa di Mihajlovic come riportata da sportmediaset.it.

È stato importante l’incontro con Berlusconi?
“Abbiamo parlato di tutto, è bello parlare guardandosi negli occhi. Non c’è mai stato alcun problema col presidente. I nostri rapporti sono ottimi, ha ragione Galliani che dice che nessuno può sentirsi “tranquillo”, io preferisco dire “sereno”: ognuno di noi ha responsabilità precise per il ruolo che ha. Andiamo avanti con fiducia, ovvio che il presidente sia più felice quando vinciamo e giochiamo bene”.

È soddisfatto del “passo” del Milan?
“Siamo in linea con i nostri obiettivi: se consideriamo le partite dopo la sconfitta con il Napoli il Milan è quarto, abbiamo fatto due punti in meno dell’Inter, abbiamo subito 5 gol, dei quali due ininfluenti. Abbiamo il quinto miglior attacco, abbiamo perso solo contro la Juve. Giocando con quattro attaccanti è vero che non abbiamo segnato: devono essere più intraprendenti e devono fare più la differenza. Stiamo risalendo: se vinciamo, faremmo 18 punti in 9 gare. Una media di 2 punti a partita è il nostro obiettivo. Ogni partita non può diventare un processo”.

Col Carpi due punti persi…
“Ovvio che sono persi, da tabella dovevamo vincere. Dobbiamo fare meglio, nel giro palla e in tante altre cose”.

Prima la “crisi” di Luiz Adriano, ora di Bacca. Possono giocare insieme?
“Gli attaccanti quando non fanno gol è difficile. Bacca deve stare sereno, capitano le giornate senza gol. Deve magari metterci un po’ più rabbia. Con la Samp il rigorista era lui, poi gli ha chiesto di calciare Niang… Bacca e Luiz Adriano sono giocatori importanti”.

Dopo la prova positiva con la Samp, come si spiega la partita di Carpi?
“I moduli non fanno la differenza, ma è l’atteggiamento a fare tutto. Lo dicevo ai ragazzi che non sarebbe stato facile. Dobbiamo migliorare la mentalità. I primi 20′ non sono stati positivi, non deve succedere”.

Cosa si aspetta dal Verona di Delneri?
“Abbiamo preparato bene la partita, i giocatori sanno quello che devono fare: non si deve ripetere l’approccio visto col Carpi. Il Verona ha grande bisogno di punti, ci possono mettere in difficoltà, ma dipende solo da noi e dal nostro atteggiamento. La vittoria di domani è fondamentale per mantenere la media punti che ci siamo prefissati. Dobbiamo puntare alla Champions, speriamo di fare più punti nel girone di ritorno rispetto a quello di andata”.

Le prossime quattro partite sono fondamentali per svoltare rispetto agli scorsi anni?
“Il Milan ha degli obiettivi: negli ultimi 2 mesi e mezzo siamo in linea con questi obiettivi, dalla sconfitta di Napoli in poi. La media alla quale tendiamo è quella che permette l’ingresso in Champions: stiamo risalendo. Dobbiamo riuscire a sbloccare la partita col Verona, poi tutto sarà più facile”.

Che frustrazione ha quando – dopo un’ottima settimana di allenamenti – non sa che Milan si troverà davanti in partita?
“Di solito si guarda il lavoro settimanale, ma le partite si vincono di domenica altrimenti le avremmo vinte tutte. È la testa che dobbiamo cambiare, ma purtroppo non c’è l’interruttore. I ragazzi sono consapevoli, per questo dobbiamo cercare di partire bene per non dare fiducia agli avversari, bisogna dare il 100% a livello di testa”.

Si immaginava così tanta fatica?
“Sapevo che non sarebbe stato e non sarà facile, ma stiamo migliorando. Ora abbiamo solidità difensiva e una squadra compatta”.

Ha detto che il peggio deve ancora venire…
“Ho visto l’atmosfera che si respira attorno a noi: per fortuna siamo compatti e uniti. È giusto che i tifosi contestino, abbiamo comunque le spalle larghe e vincendo faremo loro cambiare idea e spegneremo le polemiche. Vogliamo una striscia positiva”.

Come sta Bacca? È stanco? Stupito dal fatto che era in panchina a Siviglia per la partita della Juve?
“È esperto e sa che deve metterci più convinzione e rabbia. Siviglia? Ha avuto il permesso da me e dalla società, abbiamo cambiato il programma settimanale. Lui aveva questo impegno già da un mese, giusto che sia andato a salutare i suoi ex compagni. Non vedo che polemica possa esserci”.

Aria strana attorno al Milan, cosa intende?
“L’ho già spiegato. Torniamo a vincere così l’atmosfera migliorerà”.

Balotelli come sta e quando torna?
“Due mesi che non si allena e che non gioca, ci vuole più tempo rispetto a Bertolacci. Non vogliamo bruciare le tappe, evitiamo ricadute. È importante e ci dà soluzioni offensive, vediamo se convocarlo per la Coppa Italia o per il Frosinone. Sicuramente saremo più pericolosi con lui”.

Quando allenava la Fiorentina, diceva che lo spogliatoio non reagiva al “bastone” come si aspettava. Succede la stessa cosa qui?
“Dipende dai momenti, serve sia il bastone che la carota. Il bastone serve quando le cose vanno bene, la carota quando vanno meno bene. Poi bisogna trovare la medicina giusta”.

Nelle prossime tre partite cosa si aspetta?
“Pensiamo solo a tenere la media di 2 punti a partita fino a fine girone andata”.

Si sente responsabile dell’atteggiamento di Carpi? Cosa è successo?
“Ho già risposto. Abbiamo tirato 18 volte in porta, ma se non la prendiamo… 65% di possesso palla, 44 palloni all’interno dell’area: abbiamo sbagliato qualche scelta, qualche fuorigioco banale, un paio di stop sbagliati di Cerci. Su queste cose non posso essere io il responsabile. Bisogna essere più cattivi, incisivi e responsabili. Sono io comunque che devo far capire ai giocatori l’importanza della partita e trasmettere loro la giusta determinazione”.

Come sta De Sciglio? Fa fatica dal punto di vista mentale?
“Ieri si è allenato a parte, oggi si allenerà in gruppo. Antonelli non ha recuperato, se non recupera De Sciglio siamo in emergenza. Sono fiducioso che recuperi, poi vediamo se va in panca o se gioca titolare. Ha grandissime qualità fisiche e tecniche, è un po’ timido. So e lo sa anche lui che può fare meglio, migliorerà”.

C’è differenza ad allenare qui rispetto alle altre esperienze?
“Nelle grandi squadre è normale che arrivino critiche. Però sono state scritte anche falsità che non vanno bene. Le critiche le accetto, posso essere d’accordo o meno”.

Storicamente il Milan sbaglia le partite sotto Natale?
“I miei ragazzi non sbaglieranno”.

Il miglioramento della difesa dipende anche dalla crescita di Romagnoli?
“Siamo più compatti, l’abbiamo preso perché penso che diventerà uno dei più forti. La linea difensiva è composta tutta da giocatori giovani e con tanti italiani. Siamo una squadra, una delle poche, con queste caratteristiche. Romagnoli può migliorare in tutto, ha personalità ma ha 20 anni. Ringrazio Sabatini che ce l’ha venduto, sa che può fare meglio”.

Tutte le squadre italiane avanti in Europa, questo toglierà loro energie per il campionato?
“Avranno fiducia e autostima, non ci riguarda. Anche noi l’anno prossimo saremo in Europa e non andremo a cena fuori”.