Bundesliga, il Borussia tiene il passo del Bayern: il gesto di Marcus Thuram

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Bundesliga 29 giornata Thuram

Bundesliga 29 giornata Thuram : il Borussia tiene il passo

Il Borussia Dortmund tiene il passo del Bayern Monaco e nel posticipo della 29° giornata di Bundesliga si impone per 6-1 in casa del fanalino di coda Paderborn. Il risultato è forse troppo pesante per i padroni di casa, visto che è maturato solo nella ripresa e dopo che il primo tempo si era chiuso sullo 0-0. Privo dell’infortunato Haaland, Dortmund in vantaggio solo al 54′ con un gol di Hazard. Poi si scatena il baby fenomeno Sancho, autore di una tripletta al 57′, al 74′ e al 91‘. Nel mezzo il gol della bandiera del Paderborn firmato da Hunemeier su rigore al 72′. Le altre due reti giallonere portano la firma nel finale di Hakimi all’85’ e Schmelzer all’89’. In classifica, il Borussia si conferma al secondo posto con 60 punti a -7 dal Bayern Monaco capolista. Il Paderborn resta invece ultimo con 19 punti, a -9 dalla salvezza.

Bundesliga 29 giornata Thuram : il gesto di Marcus

Arriva in Bundesliga la protesta per l’uccisione di George Floyd a Minneapolis durante l’arresto: Marcus Thuram, ha messo un ginocchio a terra dopo aver segnato il gol contro l’Union Berlin (4-1 il finale per il Borussia). Thuram, attaccante, e’ figlio di Lilian, campione del mondo con la Francia nel 1998) ed e’ nato a Parma nel 1997.
Dopo la partita, il club tedesco ha pubblicato su Twitter la foto del suo giocatore con il ginocchio sinistro a terra e il capo chino accompagnata da una frase in inglese: “Non servono spiegazioni”. Il gesto e’ diventato popolare e chiarissimo dopo che lo ha fatto il giocatore di football americano Colin Kaepernick, diventato testimonial della protesta negli Usa contro le violenze della polizia in particolare contro le minoranze di colore.

Il bracciale di McKennie

Lilian Thuram, padre di Marcus, stella di Monaco, Parma Juventus e Barcellona, oggi e’ attivo in Francia nella lotta contro razzismo e discriminazioni. Ieri un altro giocatore della Bundesliga, Weston McKennie dello Schalke 04, ha indossato un bracciale con la scritta “Giustizia per George”. “E’ bello poter usare questa tribuna per attirare l’attenzione su un problema che e’ durato troppo a lungo”, ha twittato il 21enne McKennie dopo che la sua squadra ha perso 0-1 in casa contro il Werder Bremen. “Dobbiamo lottare per cio’ in cui crediamo e credo sia giunto il momento di farci sentire! #giustiziaforgeorgefloyd #saynotoracismo”, ha aggiunto il giocatore, anche lui afroamericano. La morte di George Floyd in seguito all’arresto ha innescato manifestazioni e disordini non solo a Minnenapolis e nel resto degli Stati Uniti, anche al di fuori della Casa Bianca. Le emozioni si sono diffuse oltre i confini degli Usa, e gli appelli alla giustizia per George Floyd si sono moltiplicati sui social network in diversi paesi. Altri atleti americani, come la tennista sedicenne Coco Gauff (gia’ tre tornei internazionali vinti), hanno reagito alla morte di Floyd. “Sono la prossima?”, ha chiesto in un video di TikTok.

Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)