Champions League: pronostico non facile per la finale di Madrid dell’1 giugno

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Champions League, verso la finale di Madrid

Dopo l’eliminazione doppia di Juventus e Napoli, rispettivamente in Champions ed Europa League, le coppe europee diventano di fatto una questione tra squadre di club spagnole, olandesi e soprattutto inglesi. La Premier League porta infatti in dote tra Champions ed Europa League, ben quattro formazioni, a cui potenzialmente se ne sarebbe aggiunta una quinta, non fosse stato per il derby interno e fratricida tra Man City e Tottenham, sfida che ha sorpresa, ha regalato il passaggio del turno proprio al club allenato dall’argentino Mauricio Pochettino.

Pep Guardiola per il secondo anno consecutivo non approda alle semifinali di Champions, nuovamente per mano di una formazione inglese. A questo punto troviamo quindi due formazioni sulla carta ritenute outsider, come appunto il Tottenham e l’Ajax, mentre le due squadre maggiormente quotate e blasonate sono proprio il vituperato Barcellona di Leo Messi e Suarez e il Liverpool di Jurgen Klopp.

Un pronostico non facile

Un pronostico che certamente non era semplice da indovinare a inizio stagione, quello relativo alle scommesse e quote Champions league 2018-2019, non tanto per il fatto che il Liverpool stia diventando uno dei club europei più quotati, quanto perché il Barcellona era ritenuto dai principali esperti, come una squadra alla fine di un ciclo.

Invece Messi e compagni stanno dimostrando di avere ancora qualcosa da dire, non solo in campionato, dove sono sempre più lanciati per conquistare un altro titolo in Liga, ma anche perché è l’unica vera big rimasta in gara per la vittoria finale in Champions League. Eppure l’abbinamento delle semifinali ci dice che sarà solo una squadra tra Barcellona e Liverpool a giocarsi la finale di Madrid contro la vincente tra le outsider di lusso, Tottenham e Ajax.

I lancieri dopo aver eliminato in sequenza i campioni in carica del Real Madrid e la Juventus di Cristiano Ronaldo, diventano i più seri contendenti per la vittoria finale. Sul versante Europa League, ci sono invece altre due squadre inglesi che si giocheranno la coppa. Una parla un po’ italiano, per via del suo tecnico, Maurizio Sarri, del suo vice, Gianfranco Zola e di uno dei suoi giocatori più rappresentativi, Jorginho.

L’altra invece è stata artefice dell’eliminazione del Napoli di Carlo Ancelotti, con due vittorie che non hanno lasciato dubbi sui meriti del Gunners. L’Arsenal e il Chelsea tuttavia dovranno giocarsi la finale contro un indomito Valencia, che in Europa sta facendo molto meglio, rispetto a quanto visto in questa stagione di Liga, così come sarà l’Eintracht di Francoforte a sfidare il Chelsea, dopo aver già eliminato l’Inter durante gli ottavi di finale.

Alle squadre italiane non resta quindi che ricominciare tutto da capo, ripartendo dalle gerarchie e dalle dinamiche interne, ancora incerte sulla quarta squadra che andrà in Champions e sulle 2-3 che invece ripartiranno dall’Europa League. Decisamente un passo indietro, dunque, rispetto alla stagione precedente, quando la Roma di Eusebio Di Francesco, aveva dato un bel segnale, battendo nel doppio confronto il Barcellona di Messi, e soprattutto arrivando a giocarsi alla pari la semifinale contro il Liverpool del suo ex Mohamed Salah.

Fabiano Corona
Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it e di Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero