ESCLUSIVA – Riccardo Ferri: “Il calcio ora non conta. Bisogna pensare a chi ha bisogno” – VIDEO

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Riccardo Ferri

ESCLUSIVA – Intervista a Riccardo Ferri

Intervista Riccardo Ferri coronavirus | Sono giornate complicate sospesi in una bolla composta in egual misura da ansia e speranza. L’ansia per quello che succede nel Paese e speranza che l’emergenza Covid-19 termini presto. In questa bolla è però possibile scorgere la parte bella dell’Italia, quella che non si arrende, quella che si rimbocca le maniche e aiuta il prossimo. E in questo spaccato si innesta la nostra intervista esclusiva all’ex difensore dell’Inter Riccardo Ferri. Classe 1963, 290 partite in Serie A con l’Inter, più 36 con la Sampdoria, 45 presenze e 4 reti in Nazionale A, più 22 in Under 21. All’attivo un palmares da far invidia: Uno scudetto (con record) una Coppa Italia, due Coppa Uefa (l’attuale Europa League) un terzo posto ai Mondiali di Italia 90 e uno sfortunato secondo posto agli Europei Under 21 del 1986. Ci ha raccontato, in esclusiva, l’iniziativa che lui e suo figlio Marco hanno preso per aiutare l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Ecco cosa ci ha detto.

Intervista Riccardo Ferri

Le parole del campione neroazzurro

So che insieme a suo figlio si sta adoperando per raccogliere fondi per l’emergenza Coronavirus ? “Sono con mio figlio Marco a promuovere per l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano una iniziativa molto importante. Stanno allestendo un’ala dismessa dell’Istituto, per accogliere malati Oncologici attualmente ricoverati in altri ospedali, per dare la possibilità agli stessi di poter liberare posti per accogliere malati di Coronavirus. Mi hanno chiesto di fare un video con mio figlio e divulgarlo sui social a far si che si possano raccogliere fondi per affrontare l’emergenza. Nella speranza che possiamo vincere questa ennesima partita tutti insieme”.

Si vive ancora con la paura? “Vivo a Lodi e come sai è stata la prima zona colpita. Si cerca di sconfiggere la paura cercando attraverso la consapevolezza che tutti insieme, rispettosi delle indicazioni che ci hanno dato, possiamo uscire dal tunnel”.

Un messaggio ai cittadini italiani e agli appassionati di calcio? “Un messaggio che va a tutti sportivi e non, cerchiamo attraverso i social di divulgare il messaggio che siamo davanti ad un virus molto aggressivo e che dobbiamo tenere alta l’attenzione. Le cose da fare ma soprattutto quelle da non fare le conosciamo. Solo cosi potremmo ì riprendere(lentamente) la vita normale. Lo sport in generale ora deve lasciare spazio all’emergenza sulla nostra salute”.

Noi come Sport Paper abbiamo lanciato la campagna #calciatorepresente, un messaggio da parte sua ai suoi ex colleghi e ai calciatori in attività? “Il messaggio agli atleti non deve essere diverso da quello delle altre persone. Nessuno di noi è immune in questo momento”.

Juve Inter Lazio chi la spunterà ? “In questo momento come detto prima il calcio ( sport che amiamo tutti) non ha la precedenza. Io proporrei di cancellare (per ora) la stagione 2019/2020 a livello mondiale e ripeterla (speriamo nella prossima stagione)”.

Favorevole o contrario al prolungamento del campionato fino a luglio? “Come già detto nessuno ora può fare previsione, l’attenzione di tutti deve essere rivolta in aiuto ai bisognosi”

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Il problema più grande causato dal #Coronavirus è l’enorme emergenza sanitaria. Gli ospedali italiani sono saturi! Informatevi e donate al link che vi lascio nella mia biografia e nelle stories per aiutare l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano a generare nuovi posti letto negli ospedali per i pazienti affetti da Covid-19. #UnCalcioAlCoronavirus

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Salvatore Ciotta
Salvatore Ciotta, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero