Giuntoli: “Non tutti gli acquisti sono andati bene. Vicini a Fagioli, e a gennaio..”

Il ds bianconero pensa già a gennaio

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Intervistato al Festival di Trento, il ds della Juventus Cristiano Giuntoli ha parlato a 360 gradi del mondo bianconero ma anche della situazione legata a Fagioli. Questo uno stralcio delle sue parole riportate da Tuttojuve.

Giuntoli: “L’obiettivo è tornare in Champions”

Il mercato? “Non tutti gli acquisti sono andati bene. C’è stato più di un flop, purtroppo si capisce solamente nel momento in cui te lo porti a casa. Le dinamiche e le variabili sono tante e svariate e magari un buon calciatore in un contesto non adatto non riesce a rendere. Dagli errori poi sono nate così positive quindi un grazie devo dirlo anche ai giocatori che ho sbagliato. A me piace parecchio parlare non solo con i calciatori, ma anche con le famiglie. Servono tante informazioni per avere un quadro molto chiaro e non solo da un punto di vista tecnico. Negli ultimi tempi va di moda confrontare gli algoritmi, io giudico prima le emozioni di pancia e poi li incrocio con i numeri. Spesso faccio tutto questo la sera in cui sono solo e riesco a produrre. Allegri non lo chiamo alle 2 di notte perché siamo insieme tutto il giorno, diciamo che non c’è bisogno”.

Fagioli? “Abbiamo tempestivamente avvertito la Procura, il ragazzo si è dimostrato disponibile. Gli siamo vicini e siamo dispiaciuti, ma il nostro compito non è solo quello di punirlo, ma dobbiamo rieducare il sistema”.

L’accoglienza alla Juve? “Sono rimasto sorpreso dalla grande disponibilità da parte di tutti i componenti del club. Mi hanno accolto come un fratello. I grandi cicli della Juve sono nati con un blocco forte di italiani e noi ne abbiamo tanti: Locatelli, Fagioli, Miretti, Gatti. Ma dobbiamo ragionare sui mercati esteri e meno battuti per avere equilibrio fra competitività e sostenibilità. Sul mercato arabo la penso in maniera positiva perché sono risorse in più che stanno arrivando. In questo momento voglio vederla così”.

Il mercato di gennaio? “Alcuni non si sono ancora espressi, penso a Iling e Nicolussi… Poi vediamo se ci sono opportunità, non è mai facile. Non prometto niente ma saremo vigili e attenti”.

Lotta scudetto? “Ci sono progetti partiti prima, Milan, Inter, lo stesso Napoli… Noi vogliamo crescere, tornare in Champions, lo scorso anno eravamo terzi ma non siamo in Champions. Portare la Juve in Champions aiuterebbe ad aumentare il valore dei giocatori e la loro autostima. Non facciamo voli pindarici, basta arrivare nelle prime 4. Poi in primavera vedremo”.

La sfida al Milan? “Dobbiamo mantenere questa direzione, voler fare senza paura. Poi una squadra di giovani deve dimostrare la personalità, la voglia di vincere. Un crocevia importante non per i punti ma per l’autostima, cerchiamo una consapevolezza che ancora non abbiamo e che una partita così può dare”.

Cosa mi ha convinto a venire alla Juve? “La passione per la Juve, oltre al fascino e al blasone. La Juve è sempre la Juve, torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, ci vorrà tempo. Una bella sfida, vogliamo fare un calcio competitivo ma anche sostenibile. Credo sia doveroso e corretto nei confronti del popolo italiano, dei tifosi, che stanno battagliando”.

Allegri? “Per ottenere i risultati tutti devono essere convinti che quello che si sta facendo sia la cosa giusta, lui ha il carattere per farlo. Quello che mi ha sorpreso è l’applicazione, la dedizione al lavoro come se fosse il primo giorno”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero