Nazionale, Spalletti esonerato durante le qualificazioni: il doppio precedente Vicini – Sacchi

Italia ai Mondiali?

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qualificazioni mondiali 2026: italia vs moldova
LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Italia – Moldova è stata l’ultima gara da Commissario Tecnico della Nazionale per Luciano Spalletti. L’ex allenatore, tra le altre, di Napoli e Inter, aveva comunicato di essere stato sollevato dall’incarico nelle tormentate ore susseguenti la rovinosa sconfitta per 3-0 in casa della Norvegia. In una conferenza stampa per certi versi surreale, l’ormai ex CT ha reso pubbliche le intenzioni della FIGC, ora affannosamente impegnata alla ricerca di un sostituto, dopo aver incassato il rifiuto di Claudio Ranieri.

Per i bookmaker l’Italia andrà ai Mondiali

Fortunatamente, i prossimi impegni ufficiali sono in programma a settembre; al contempo, resta l’urgenza di individuare un profilo in grado di rivitalizzare una selezione apparsa spenta e apatica anche contro la modesta selezione moldava.

Il percorso verso i prossimi campionati del mondo non è certamente compromesso, anche in considerazione del livello modesto delle altre nazionali che completano il girone, Norvegia a parte. Al contempo, servirà fare percorso netto, preferibilmente migliorando la produzione offensiva, per insidiare concretamente il primo posto occupato dalla selezione scandinava. Le sfide settembrine contro Israele ed Estonia dovranno coincidere con altrettante vittorie per alimentare le, non tantissime, speranze di agguantare il primato del girone. Nonostante l’inizio balbettante, l’Italia gode ancora di una certa fiducia presso i bookmaker, che quotano gli azzurri tra le vincenti del prossimo mondiale, seppur in seconda battuta rispetto alle principali favorite Francia e Brasile. Guardando ai vari portali dedicati alle quotazioni e palinsesti per le schedine calcio online, all’Italia è assegnata una quota pari a 20.00, praticamente il triplo di quella associata alla nazionale transalpina (quotata 6.50), considerata la principale candidata per la vittoria finale.

L’inverno russo di Azeglio Vicini

L’addio di Luciano Spalletti non è il primo cambio di guida tecnica ‘in corsa’ per la Nazionale Italiana durante il percorso di qualificazione ad un torneo internazionale. È già successo in altre due occasioni e, scherzo del destino, c’erano di mezzo una volta la Norvegia e l’altra la Moldova. Ma andiamo con ordine.

Il primo precedente risale al 1991: a seguito del pareggio per 0-0 contro l’Unione Sovietica al Luzhniki di Mosca (all’epoca ancora intitolato a Lenin), l’Italia di fatti dice addio ai campionati europei in programma in Svezia l’anno seguente, nonostante abbia ancora due gare da giocare. Il percorso degli azzurri, fin lì piuttosto accidentato, era stato ampiamente compromesso dal pareggio in Ungheria (1-1) e dal ko per 2-1 in Norvegia (corsi e ricorsi…). Tant’è che contro l’URSS anche una vittoria probabilmente non sarebbe bastata: sul palo colpito da Rizzitelli si infrangono le residue speranze del gruppo reduce dalle Notti Magiche e si conclude la parentesi da Commissario Tecnico di Azeglio Vicini. Questi, come racconta l’inviato di Repubblica, Fabrizio Bocca, nel concitato post-partita “sarebbe voluto scappare” da microfoni e telecamere mentre il presidente della FIGC, Matarrese, “stava già cercando le parole giuste per dire al mondo che Vicini non è più il commissario tecnico della nazionale italiana”.

La fatal Bosnia di Sacchi

Ad Azeglio Vicini subentra Arrigo Sacchi, che ha il compito di guidare la Nazionale per le ultime due gare del Gruppo 3 di qualificazione a Euro 92. Il 13 novembre 1991 l’ex allenatore del Milan debutta a Genova contro la Norvegia mentre l’Unione Sovietica è impegnata a Cipro: le (flebili) speranze di qualificazione passano da un doppio successo contro Norvegia e Cipro abbinato ad un improbabile ko sovietico in terra cipriota. Gli azzurri non vanno oltre il pari (1-1) contro gli scandinavi mentre l’URSS vince agilmente per 3-0. La combinazione di risultati sancisce matematicamente l’eliminazione dell’Italia.

Arrigo Sacchi è, curiosamente, l’unico CT ad essere subentrato ed essere stato sollevato dall’incarico ‘in corsa’. La parentesi azzurra del ‘Mago di Fusignano’ si conclude a ottobre del 1996, a seguito del deludente europeo inglese e dopo sole due gare di qualificazione a Francia ‘98. L’Italia è inserita nel Gruppo 2, completato da Inghilterra, Polonia, Georgia e Moldova. Il percorso nel girone comincia con due vittorie, il 3-1 a Chisinau contro i moldavi e il risicato 1-0 interno contro la Georgia. Sacchi si dimette dopo la sconfitta in amichevole in casa della Bosnia (2-1), che precede il cambio al vertice della FIGC: Luciano Nizzola viene eletto presidente a dicembre; a marzo riprendono le qualificazioni mondiali e in panchina al Nereo Rocco di Trieste contro la Moldova ci sarà Cesare Maldini, reduce dai successi alla guida dell’Under 21.