NBA, il recap dei rumors della settimana: chi resta e chi parte

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La trade deadline del 10 febbraio si avvicina, e le trattative entrano nel vivo.

La NBA, come ogni gennaio, sta vivendo in queste settimane la parte più viva del proprio mercato degli scambi. La trade deadline, infatti, è fissata per giovedì 10 febbraio e le franchigie non vogliono farsi trovare impreparate a poche ore dal gong, motivo per cui già in questi giorni si stanno iniziando ad imbastire le trattative principali. Ecco un piccolo recap di quanto emerso nell’ultima settimana.

 

Simmons-Kings: forse ci siamo (ma occhio ad Harden)

Il tormentone degli ultimi mesi è sicuramente quello relativo a Ben Simmons – di cui abbiamo diffusamente parlato. Tra le pretendenti dell’australiano spiccano soprattutto i Sacramento Kings, scalcinata franchigia californiana che vede nel nativo di Melbourne la svolta dopo 15 anni di assoluta mediocrità.

Le due squadre, quindi, si sono parlate ripetutamente negli ultimi giorni, con Philly che avrebbe puntato soprattutto Tyrese Haliburton, giovane playmaker di Sacramento visto come il sostituto ideale di Simmons. Proprio il nome di Haliburton, tuttavia, ha fatto arenare le trattative, con i Kings che preferirebbero cedere unicamente Harrison Barnes e Buddy Hield, grandi scontenti del roster di Sacramento.

Insoddisfatta di questa – e delle altre – offerte, Philadelphia avrebbe quindi deciso di cambiare rotta: si tiene Simmons – pur inattivo – fino a fine stagione sperando che il collasso di altri progetti porti una superstar a chiedere di cambiare maglia favorendo uno scambio. Il profilo favorito? Ovviamente James Harden, pupillo del plenipotenziario di Philly Daryl Morey a Houston e pronto a partire in caso di nuova sconfitta dei Brooklyn Nets, sempre alle prese con l’infortunio di Kevin Durant e le note problematiche riguardanti Kyrie Irving.

 

Collins, il grande scontento, ma il mercato sembra essere poco

Tra i nomi più chiacchierati in settimana sembra esserci anche quello di John Collins, ala degli Atlanta Hawks che avrebbe richiesto la cessione in seguito ad incomprensioni con il coaching staff. Su di lui, tuttavia, si segnalano solamente interessi tiepidi.

Gli Hawks vorrebbero inserirlo in un pacchetto per Ben Simmons – una soluzione che intrigherebbe molto Philadelphia, senza però convincerla pienamente – mentre il giocatore sarebbe affascinato dall’insistenza con cui i Dallas Mavericks stanno chiedendo di lui. Vedremo se i texani troveranno l’offerta giusta, convincendo anche una riluttante Atlanta.

 

Duncan Robinson, che succede? Dalle Finali alla cessione

Passare da essere un role player in un’università football-dominant come Michigan ad una stella delle Finali NBA più incredibili di sempre è sicuramente un salto non da poco, ma Duncan Robinson per anni non è sembrato particolarmente preoccupato dalle pressioni. In questa stagione, tuttavia, le sue percentuali da tre punti sono scese sensibilmente, costringendo i Miami Heat – considerata anche la crescita di giovani tiratori come Gabe Vincent e Max Strus – a delle riflessioni.

Il front office di Pat Riley sarebbe disposto – in caso di offerta adeguata – alla cessione, ma per ora non si registrano trattative.

 

Boston, bisogna cambiare: Marcus Smart il sacrificato?

Marcus Smart, leader carismatico e difensivo dei Boston Celtics, è dalla giornata di oggi, 25 gennaio, libero di essere scambiato dalla propria squadra. Proprio per questo motivo i bianco-verdi, autori fino a questo momento di una stagione dalle tinte anonime e deludenti, stanno cercando il pezzo mancante per tornare a competere offrendo il numero 36.

Smart, secondo qualche insider non in ottimi rapporti con le stelle della squadra Jayson Tatum e Jaylen Brown, sarebbe per esempio stato inserito nelle trattative con Utah per portare in Massachusetts Bojan Bogdanovic, mortifero tiratore dalla posizione di ala grande che toglierebbe pressione allo statico attacco di coach Ime Udoka. Vedremo se questo abbozzo di accordo verrà portato a termine.