Italia, il sogno degli Azzurri si spegne agli ottavi di finale contro un Luka Doncic da 42 punti
La storia di Davide e Golia probabilmente è soltanto una leggenda, un’allegoria per dare ai più deboli la forza di non arrendersi dinanzi agli ostacoli e alle difficoltà che ognuno, nel proprio percorso, è costretto ad affrontare. Oggi, però, questo mito ha trasceso il suo significato biblico e si è inciso nella mente e nel sudore dell’Italbasket che, contro una Slovenia capace per lunghi tratti di non concedere agli Azzurri neppure un minimo spiraglio, ha comunque sognato fino all’ultimo possesso un insperato miracolo, che avrebbe spalancato le porte dei quarti di finale di questo Europeo.
La gara prende i suoi connotati già pochi minuti dopo la palla a due: dopo il 4-0 iniziale degli uomini di Pozzecco, gli sloveni infilano 15 punti consecutivi che indirizzano immediatamente l’inerzia, chiudendo il primo quarto sul 29-11. Dei 29 punti, ben 22 portano la firma del solito, incontenibile Luka Doncic, che segnerà la metà dei punti della sua Nazionale.
Nella seconda frazione Simone Fontecchio sale in cattedra e prova a prendersi la scena caricandosi i compagni sulle spalle: segna 11 punti che consentono agli Azzurri di rientrare e ridare senso al match, chiudendo un parziale di 29-11 e fissando il punteggio all’intervallo sul 50-40 per la squadra di Sekulic.
Dopo la pausa la Slovenia torna a fare la voce grossa. Doncic, dopo i 30 punti messi nel primo tempo, arriva a quota 35 alla mezz’ora, mentre Prepelic contribuisce con 8 punti nella frazione. L’Italia prova a restare in scia con Niang, Diouf, Gallinari e Melli, e lo stesso Fontecchio che mette altri 7 punti, ma il divario resta ampio: i biancoverdi provano ad archiviare la pratica sul 72-56.
Il quarto periodo inizia nel migliore dei modi per gli Azzurri, con un immenso Niang che subisce tre falli in meno di due minuti e manda subito in bonus gli avversari, costringendoli ad abbassare l’intensità difensiva. Gallinari ne approfitta e prova a riportare a galla l’Italia che, a tre minuti dalla fine, riesce ad accorciare fino al -3. Nel momento più caldo della sfida, però, mancano le mani ferme: Fontecchio fallisce due triple consecutive che gelano i tifosi presenti a Riga, e Pajola non trova il bersaglio da tre punti. A 1:53 dalla fine lo stesso Fontecchio trova un canestro in fade-away che vale il -1, ma l’errore successivo dall’arco, seguito da quello di Spissu, condanna gli Azzurri. L’avventura dell’Italia a Euro2025 si chiude così, al termine di una battaglia che resterà comunque nella memoria per il coraggio e la lotta fino all’ultimo respiro.




