Pioli: “Gabbia? Di mercato non parlo. Con Cardinale non abbiamo parlato mentre con Ibra..”

Il tecnico rossonero potrà contare ancora una volta sul grande pubblico

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Pioli
LA GRINTA DI STEFANO PIOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto in conferenza stampa, Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha parlato in vista della sfida di domani contro il Sassuolo, bestia nera dei rossoneri.

Pioli: “Su Bennacer e Chukwueze in Coppa d’Africa..”

Anche domani San Siro sold-out…
“È facile il mio commento: è la conferma che abbiamo una tifoseria incredibile che si contraddistingue soprattutto nei momenti delicati. È un patrimonio che noi dobbiamo salvaguardare, perché non capita spesso…”

Che settimana è stata?
“Settimana di lavoro. Siamo concentrati per migliorare il presente, lavorando con tanta attenzione e tanta cura per mettere in campo domani una prestazione convincente e vincente”.

Il Sassuolo evoca ricordi alterni…
“Inevitabile quel ricordo dello Scudetto, ma anche delle ultime tre sconfitte in casa”.

Torna Gabbia?
“Di Gabbia non parlo e non parlo di mercato, se non per dire che il club si è dato disponibile per riempire le difficoltà che abbiamo in questo momento”.

Domani ultima spiaggia?
“Non deve essere l’ultima spiaggia, nel senso che dobbiamo sempre uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto. Abbiamo commesso degli errori che hanno abbassato il livello delle nostre partite”.

Hai paura di qualcosa?
“Io non ho paura. Io vorrei che la squadra esprima tutto il suo potenziale. Dobbiamo avere distanze migliori in campo, stando più compatti per qualità e tempi”.

Ibra è a fare rovesciate a Miami…
“È una domanda che dovete fare a lui, ma so che aveva già preso questo impegno prima di firmare con il Milan. Ma non è un problema”.

Ha parlato con Cardinale?
“Non ho sentito Cardinale, l’ho visto l’ultima volta un mese fa perché mi relaziono con i dirigenti che sono qui tutti i giorni. Ho lavorato tanto in questa settimana. Non penso al mio futuro, perché dobbiamo pensare al presente del Milan”.

Qual è il ruolo di Ibra?
“Ci siamo sentiti tramite messaggi, mi ha chiesto come si è allenata la squadra e quali fossero le sensazioni, come facciamo sempre”.

C’è il timore che per i troppi infortuni qualcuno faccia uno scatto in meno?
“Dovresti vedere come si allenino i giocatori… Allenarsi in un certo modo ti porta più vantaggi che svantaggi”.

Cosa c’è di buono e di negativo?
“Di positivo c’è che creiamo tante situazioni da gol, di negativo che dobbiamo essere più compatti”.

Si può dire che stanno mancando i leader?
“No, non si può dire. È sbagliato parlare dei singoli. Siamo un gruppo di lavoro, che cerca di migliorare, che cerca di crescere, che è consapevole di non star rendendo come può. Poi tutti possiamo far meglio”.

Theo e Leao però…
“Rafa arriva da un infortunio. Voi pensare che il percorso sia normale dopo un infortunio, ma lui è uno di scatti, di allunghi… Theo sta dando una disponibilità incredibile. Poi tutti possiamo far meglio”.

Si dice che…
“Si dice si dice, mi piace molto quando dite che si dice. Chi lo dice?! I nuovi sono giocatori fantastici, arrivano da campionati diversi e stanno facendo bene. La Serie A è il più complicato, il più difficile sì tra i campionato, sia a livello tattico, che di aspettative che di pressione. La nostra difficoltà è che siamo discontinui all’interno della partita e questo non va bene”.

Bennacer e Chukwueze quando partiranno?
“Hanno l’obbligo di presentarsi dopo la partita di domani, ma sono in corso trattative tra i loro allenatori e i nostri dirigenti”.

63 gol subiti nel 2023.
“Perché non siamo stati compatti: a volte i 5 che sono davanti non rientrano bene, a volte i 5 che sono indietro non sono così precisi nei tempi”.

A Giroud manca il gol?
“Ricerca ossessiva no, ma essendo una punta questa mancanza dal gol non gli può fare bene”.

Quando è sparita la magia?
“Non è questione di incantesimo, ma di quanto abbiamo alzato le nostre aspettative. 5 stagioni fa il terzo posto in classifica sarebbe stata una cosa positiva, mentre ora è normale che sia accolto in negativo. Chi ha creato quell’ambiente lì sono i tifosi e il gioco della squadra: i tifosi ci sono, i risultati e il gioco devono migliorare”.

Ha guardato solo le ultime gare col Sassuolo o anche quelle contro Inter e Juve?
“Abbiamo guardato tanto. Segnano tanto, ma subiscono anche tanto. Gli esterni sono velocissimi. Hanno difficoltà difensive”.

Manca un po’ di malizia?
“Si parla tanto di tecnica, di tattica, di organizzazione, ma il saper parlare in campo è molto molto importante e su questo possiamo crescere tanto”.

Pazienza e tempo.
“Il Milan deve vincere la partita di domani, perché abbiamo bisogno di punti e di tante cose. Non possiamo pensare di rimediare tutto con domani. La stagione è ancora lungo: c’è il ritorno, l’Europa League, la Coppa Italia… Tempo e pazienza mi piacciono e cerco di averli, ma vorrei dare continuità”.

Il Milan cala nel secondo tempo…
“A Napoli e Lecce sì, a Salerno ci sono state tante cose. Se Calabria avesse fatto gol all’ultimo minuto staremmo dicendo altre cose. Dobbiamo sapere che ogni singolo episodio può cambiare la gara”.

Cosa cambierebbe del 2023?
“Una c’è, ma non c’è bisogno di dirla”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero