Riecco Draymond Green, ma gli Warriors affondano ancora

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Non sembrano prossimi a decollare i Golden State Warriors versione 2021, che continuano invece a faticare e ad affondare. Nonostante il tanto atteso ritorno sul parquet di Draymond Green, infatti, sono stati sconfitti per ben 123-98 dai Portland Trail Blazers.

Green, che aveva saltato il training camp per i protocolli covid e poi l’inizio della stagione regolare per un infortunio al piede, non ha vissuto un esordio indimenticabile. Per lui 18 minuti sul parquet senza riuscire a segnare neanche un punto, con 4 rimbalzi, 1 palla rubata e 4 falli commessi.

Al di là del giovane James Wiseman, ai primi approcci anche positivi con la NBA, gli altri giocatori di Golden State che non rispondano al nome di Steph Curry continuano a fare davvero fatica. Andrew Wiggins e Kelly Oubre Jr, gli altri due membri del quintetto, hanno combinato per 25 punti e per un modesto 8/24 dal campo, oltre ad un negativo 6/10 dalla lunetta.

34 minuti e 26 punti per un Curry che dà la sensazione di sentirsi sempre più solo, e che ora deve sperare inevitabilmente che il ritorno di Green possa dare alla squadra una svolta anche di carattere.

“Non abbiamo giocato insieme per molto tempo.” ha commentato il due volte MVP, il cui infortunio alla mano lo aveva tenuto lontano dal campo per tutta la scorsa stagione “Servirà qualche partita per ritrovare il nostro ritmo e per capire come rendere Draymond davvero determinante, soprattutto nella metà campo offensiva. Ci servirà avere tutti a disposizione per trovare una vera identità. Io e lui dobbiamo condurre questo processo.”

Insomma, Warriors ancora negativi nella prima uscita casalinga della nuova stagione, ma con la rinnovata speranza che il ritorno di Green possa portare ad un cambio di rotta.

Fabiano Corona
Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it e di Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero