Rugby, arriva Carl Wegner per il Benetton

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Rinforzata la seconda linea del Benetton Rugby in vista della stagione sportiva 2021/2022 con l’ingaggio del sudafricano, classe 1991, Carl August Wegner. Il giocatore firmerà un contratto che lo legherà alla squadra fino al 30 giugno 2023, con opzione per un ulteriore anno.

La carriera di Carl Wegner

Wegner – 201cm per 117 kg – arriverà a Treviso dopo aver concluso l’esperienza ai Toyota Cheetahs. È un giocatore esperto, abile in touche, costante nelle fasi statiche, nel breakdown e nel guadagnare metri. Il sudafricano ha un passato allo Stade Français Paris con cui aveva disputato 5 presenze in Top14 dal 2012, oltre all’esperienza da Junior Springboks. Al termine della stagione 2013/2014 è tornato in Sudafrica con i Cheetahs, dove ha militato fino al 2017/2018. Tra il 2018 e il 2020 ha avuto una parentesi, prima di tornare di nuovo tra i Cheetahs, in Giappone con i Toyota Verblitz nella Japanese Top League.


Le parole del nuovo ingaggio dei Leoni


Felice dell’ingaggio in biancoverde, parla così Carl Wegner sul suo futuro nel Benetton Rugby: “Io e la mia famiglia siamo molto entusiasti del nostro trasferimento a Treviso e non vediamo l’ora di arrivare ed imparare la lingua. Il Benetton ha una ricca tradizione quando si parla di rugby e questo mi entusiasma, negli anni sono sempre stato affascinato dal club e per cui spero di poter dare al più presto il mio contributo. Il mio obiettivo principale sarà quello di diventare uno dei punti di riferimento per la squadra ed aiutare il club ad imporsi nelle prossime stagioni”.


Parla il direttore sportivo del Benetton


Antonio Pavanello, direttore sportivo dei Leoni, dichiara che con l’arrivo di Wegner la squadra si assicura una seconda linea dalle ottime qualità fisiche e tecniche – già ammirate nelle stagioni da avversario. “Si tratta di un profilo d’esperienza con qualità da leader (Wagner è stato infatti per lungo tempo capitano dei Cheetahs, ndr) utili al reparto in questione e più in generale all’intera squadra. Infine per lui non potevano certo mancare le ottime referenze arrivate dal nostro caro amico Corniel Van Zyl” conclude Pavanello.