Spalletti promette: “Contro il Lecce partita importantissima. Osimhen torna col Milan”

Il tecnico del Napoli alla vigilia del match contro il Lecce

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Spalletti
LUCIANO SPALLETTI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Luciano Spalletti presenta la sfida del Via del Mare contro il Lecce. Queste le sue parole in conferenza stampa:

La sconfitta contro il Milan: “Il concetto di infallibilità ce l’avete attribuito noi. Siamo sempre rimasti umili e tranquilli, sapendo di avere dei difetti come tutte le squadre. È stata soltanto la bravura dei calciatori a far emergere le migliori qualità che hanno che ci ha fatto vincere tutte queste partite. Sappiamo che il Milan è arrivato a questa partita con il timore di perderla e noi, probabilmente con tutti i discorsi che si fanno, con la convinzione che potesse essere una partita di riempimento del campionato per arrivare a quelle di Champions. Si parlava di strategie e questo ha fatto la differenza su quelle che dovevano essere le motivazioni per arrivare a questa sfida qui. Dopo aver parlato serenamente di ciò che è successo sappiamo benissimo che da qui in avanti saranno tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo scudetto. Fino a che ci mancherà un solo punto alla matematica non avremo fatto niente, tutto verrà spazzato via, bruciato via in un attimo fino a che non faremo quel punto lì. Ci siamo preparati mentalmente a quello che andremo a trovare, sempre valutando che per vincere titoli in un campionato non c’è da gestire solo o vincere partite dall’inizio alla fine, c’è anche da doversi allenare, lavorare, parlare di qualche sconfitta come questa qui”.

Sulla partita di domani: “Quella contro il Lecce è una partita importantissima. Sappiamo come affrontarla perché la prestazione che serve alla squadra, dopo una sconfitta, deve essere di sostanza. Una prestazione in cui ogni pensiero deve essere rivolto al bene della squadra. Il pensiero deve essere sempre verso il compagno, la soluzione di tutto la dà fare corse per il compagno e prendersi le sue beghe, risolvere le questioni dell’altro. Se ragioniamo in questa maniera diventa più facile ritrovare spirito di squadra”.

Su Osimhen:“Domani non ci sarà Osimhen. Ci sono molte possibilità di vederlo in campo mercoledì contro il Milan. Dovremo aspettare lo sviluppo pratico della prossima settimana”.

La risposta della squadra:

“Quella contro il Milan resta solo una partita persa. Vedremo domani come ci comporteremo. La settimana si è sviluppata nella maniera più corretta possibile, ho visto una velocità di fraseggio a cui questa squadra qui ormai mi ha abituato ma ogni volta che la rivedo mi sorprendo perché non l’ho mai avuta di questo livello in precedenza”.

Su Raspodori:

“Raspadori è nelle condizioni di essere scelto. Ci sono state delle situazioni che hanno completato il reinserimento come i 20 minuti contro il Milan”.

Sulla questioni tifosi: “Il clima venuto fuori nell’ultima partita non ci aiuta. Quanto può pesare non lo so. Noi dobbiamo essere disposti a tutto per arrivare in fondo a raggiungimento di questo traguardo, disposti a corrodere noi stessi. Senza tifosi non possiamo stare, però quelli che vogliono far casino devono stare a casa e non voglio entrare nelle cause perché non le so. Però se vogliamo che il tutto per lei non sia solo uno slogan allora dobbiamo essere tutti disponibili a tendere una mano per un punto di incontro. Io penso che per la bellezza di quest’obiettivo, di questo traguardo, dobbiamo trovare una soluzione e non andare avanti in questa maniera qui. Abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, una tifoseria che è una capitale del calcio nel mondo vista la passione per questo sport. La bellezza di vedere lo stadio pieno d’amore per il Napoli a Empoli, Reggio Emilia, Torino mi fa pensare che è un peccato non poter lottare su ogni pallone come ci serve da qui alla fine”.

Sull’atmosfera a Napoli: “Ne parliamo in squadra dell’atmosfera perché quando si parla ai ragazzi si entra nel pratico. Sono rimasto l’ultimo dei Samurai, perché sono l’unico che la pensa in maniera diversa. Io so che bisogna fare ancora 15 punti, 5 vittorie. È qualche anno che sono dietro al pallone che ruzzola e so che in alcuni momenti ruzzola bene, ma poi trova la buchettina e cambia il giro della palla e ruzzola male, fino a quando non la colpisci e non la rimetti dritta. Alla squadra parlo in questa direzione qui e la squadra lo sa bene, la pensa come me. Di Lorenzo l’altra mattina ci ha messo due frasi da capitano e sono state due frasi di questo tipo. La sconfitta dell’altra sera dice che è un lavoro da completare. Noi non vogliamo accompagnarci con quelli che hanno compassione, con quelli che vogliono farci del male. Siamo convinti delle nostre possibilità essendo realistici, pratici. E la pratica dice che mancano 5 vittorie. C’è chi dice che abbiamo già vinto, chi vuole farci perdere. Noi non stiamo né con questi né con quelli”.

Sul Lecce: “So benissimo com’è il Lecce, le complicazioni che troveremo. Una squadra allenata benissimo e che sta benissimo in campo. Ha subito sconfitte nell’ultimo periodo frutto di episodi, non meritate in campo. Hanno vinto partite contro grandi squadre facendo prestazioni che fanno emergere la volontà di mostrare un calcio totale, fatto di riaggressioni, sostanza di gruppo. Un ambiente anche lì innamorato del calcio, c’è una passione infinita. Se loro hanno una posizione di classifica diversa dalla nostra è l’evidenza che c’è differenza di valori che dobbiamo essere bravi a ributtare in campo. Se però pensi che questa sia una partita di riempimento per quelle più importanti rischi di fare la fine dell’altra sera”.

Sull’aspetto mentale: “Siamo andati a parlare nello spogliatoio dopo la sconfitta, il giorno dopo. Ha preso parola anche Di Lorenzo. Sono cose che si dicono tra noi, che ci siamo arrivati con motivazioni diverse rispetto al Milan. In quella partita hanno fatto vedere di essere i campioni d’Italia, noi non abbiamo fatto vedere di essere in testa alla classifica con merito. Non si sono viste le sintesi di ragionamento, le disponibilità nell’essere una squadra compatta, corta, non si è vista la riaggressione sul terzo gol quando Zielinski ha perso palla. Si sono perse delle linee guida fondamentali per la nostra squadra. Ne abbiamo parlato tranquillamente e abbiamo detto che non sappiamo ancora la storia di questo campionato”.

La questione razzismo: “Quella del razzismo è una materia da approfondire bene. Prima di dire stupidaggini dobbiamo essere convinti della soluzione. Dico solo che è un dispiacere vedere situazioni come quella di Lukaku nei nostri stadi e se vogliamo essere a livello del calcio europeo bisogna modificare qualcosa. Parlo anche del prendersi gioco dell’avversario, di quando si vince, delle prime pagine dei giornali. Ci sono anche delle provocazioni per la reazione di uno o di un altro. Occorre essere più attenti tutti ai comportamenti per poi mettere su delle regole che siano attuate e che poi dovranno far pagare delle conseguenze”.

Sulle parole di De Laurentiis: “Quello che ha detto De Laurentiis non lo commento, è il presidente di questa squadra e fa quello che vuole. So quello che devo pensare io. Noi dobbiamo lottare su ogni pallone la prossima partita. Siamo una squadra fortissima, ma è chiaro che per essere fortissimi bisogna avere dei comportamenti forti. Se usi dei comportamenti deboli vengono fuori problemi. Bisogna pensare sempre di vincere con la squadra non individualmente”.

Federico Maria Santangelo
Redattore SportPaper.it, esperto di calcio italiano ed estero