Stipendi arbitri: ecco quanto guadagnano ad ogni partita

Gli arbitri italiani hanno stipendi solo sottostanti a quelli di Spagna e Germania

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l’arbitro andrea colombo ( foto di salvatore fornelli )
L’ARBITRO ANDREA COLOMBO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Gli arbitri italiani guadagnano stipendi stellari. In classifica sono dietro agli arbitri di Spagna e Germania ma davanti ai colleghi di Inghilterra e Francia. Gli stipendi dei fischietti in Italia riguardano un “fisso” alla stipula del contratto con la Figc, un gettone a gara uguale per tutti a seconda del ruolo svolto più il rimborso spese.

Stipendi arbitri: italiani terzi in classifica

Secondo l’analisi fatta, lo stipendio, annualmente, non sarà mai uguale. Il tutto si aggira attorno ai 160.000 euro annui, con una media di venti gare all’attivo. Ovviamente tutto dipende anche dal numero di gare arbitrate o vissute da Quarto o Var. Ogni ruolo ha la sua ”ricompensa”.

In Italia, dirigere una gara di Serie A vale 4000 euro. Il Quarto Uomo guadagna 500 euro a gara, il Var 1700 euro, l’Avar 800 e gli assistenti 1400. C’è una differenza sostanziale con la Serie B: 2000 euro per il direttore di gara, 800 per chi è al Var, 400 per chi è Avar, 500 per il quarto uomo, 600 per chi fa l’assistente. Chiaro che arrivare in Serie A non è solo una questione di carriera ma anche di incremento dei guadagni.

Discorso diverso per l’Europa League e la Champions League: nella prima competizione un direttore di gara passa dai 5500 euro a dirigere nei sedicesimi ai 6000 nei quarti di finale e in semifinale a 7500 nella finale; in Champions League si va dai 6000, ai 7500 ai 10.000 euro per la finale.