Tutti pazzi di Milinkovic Savic, parola alla Lazio

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Milinkovic Savic juventus

Milinkovic Savic sogno dei top club – In economia (calcistica e non), per “plusvalenza” si intende il guadagno che una squadra ottiene dalla cessione di un suo giocatore rispetto al suo prezzo di acquisto. Il suo opposto, ça va sans dire, è la minusvalenza: queste due parole sono sulla bocca di tutti, poiché fanno parte del lessico sportivo di questi ultimi anni. La storia del calcio è ricca di plusvalenze e minusvalenze: si ricordano sempre di più le prime, poiché ricavi. Una su tutte, quella della Juventus con Paul Pogba: arrivato in bianconero dal Manchester United per 1.5 milioni di euro (forse anche meno), il francese è stato ceduto ai Red devils per 105. Plusvalenza clamorosa: + 103.5 milioni in bilancio.

Milinkovic Savic sogno di mercato

Nella nostra Serie A c’è una squadra che fa delle plusvalenze (quasi) il proprio brand: la Lazio. La squadra di Lotito, e Lotito stesso, sono tosti durante le trattative: se una squadra vorrebbe un calciatore biancoceleste per X, i capitolini ci guadagnano sempre X+1. Basti pensare alla querelle Keità dello scorso agosto: tutti i top team italiani volevano il senegalese per (almeno) 30 milioni, il Monaco se l’è portato via per trentacinque. Ergo, con Lotito non si scherza.

In casa biancoceleste c’è in rampa di lancio, per una plusvalenza top, il miglior centrocampista di tutta la nostra Serie A. Un giocatore che è arrivato da perfetto sconosciuto tre stagioni fa (ma molto noto agli addetti ai lavori) alla Lazio e che probabilmente, se verrà ceduto, darà alle casse capitoline una plusvalenza à la Pogba. Stiamo parlando di Sergej Milinković-Savić, classe 1995 e davvero l’uomo in più non solo per Simone Inzaghi, non solo per Mladen Krstajić (Ct della Serbia), ma anche di tutti quelli che lo hanno preso al fantacalcio.

Ma chi è Sergej Milinković-Savić, detto “Sergej” perché sulla maglia il suo doppio cognome “spagnolo” è troppo lungo? A metà strada tra il mediano e il trequartista perfetto, da quando è arrivato in Italia ha all’attivo ventiquattro reti e venti assist e si è imposto come uno dei giocatori con più hype di tutta Europa. Su di lui si sono fiondate le squadre europee più ricche: dalla Juventus al Manchester United, dal Paris Saint Germain al Manchester City al Barcellona. Tutte a contattare il direttore sportivo laziale Igli Tare per chiedere info su questo giocatore nato in Spagna e che non ha mai voluto togliere il cognome materno ( Savić) dal suo.

Milinković-Savić è un centrocampista dal piede fino, dalla visione di gioco superiore ed un fisico da corazziere. Il che potrebbe essere un handicap per chi gioca nel suo ruolo, ma il serbo è così avanti che supera anche questo limite, nonostante non sia un giocatore molto veloce. Ma è fisico, molto fisico e questo fa il pari con i suoi (pochi) limiti.

Arrivato a Formello a luci spente e con poche presenze da titolare (solo ventisei in totale) il primo anno, da allora Milinković-Savić è diventato sempre più indispensabile nel gioco di mister Simone Inzaghi. Ed i numeri sono tutti dalla parte del ragazzo nato in Spagna perché allora il padre faceva il calciatore: una rete il primo anno, quattro il secondo e dodici questo appena concluso. E se la sua punizione contro l’Inter all’”Olimpico”, all’ultima giornata di campionato, fosse finita in rete e non contro il palo, magari ora in casa Lazio si parlerebbe di Champions e non di Europa League.

Sergej debuttò nel Vojvodina a 17 anni e dopo una sola stagione volò in Belgio, destinazione Genk, la squadra con il miglior settore giovanile del Paese. E nell’estate 2015 per una cifra intorno agli 8 milioni, “SMS” approdò da sconosciuto alla Lazio di Pioli. Arrivato in punta di piedi, ora è l’idolo di tutti i tifosi biancocelesti e di tutti quelli che apprezzano i giocatori “fisicati”.

Ovviamente il giocatore dovrà migliorarsi ancora, ma la scuola serba, unita alla scuola Genk, difficilmente sbagliano. E per chi non conoscesse che tipo di calciatori siano usciti dalla cantera della squadra fiamminga basta fare i nomi di Ferreira Carrasco, Benteke, Origi, Courtois e uno dei centrocampisti che come hype e tecnica vale lo stesso Milinkovic Savic, Kevin de Bruyne.

Quanto vale ora Milinković-Savić? Pagato 8.5 milioni tre anni fa, se verrà ceduto per meno di 80 milioni si parlerebbe di sacrilegio. Lotito però sa che potrà arrivare come nulla a cento milioni. Il centrocampista classe 1995 ha le carte in regola per andare a giocare in una squadra che il prossimo anno disputerà la Champions League e ha tutto per diventare il perno di qualsiasi centrocampo di qualsiasi top team europeo. Non a caso Juventus, le due di Manchester, Barcellona e Paris Saint Germain hanno già bussato alla porta di Lotito. Il mercato aprirà ufficialmente il prossimo 1° luglio, vedremo che succederà.

Per spiegare chi è Sergej Milinković-Savić bisogna fare un passo indietro al Vojvodina, la squadra che lo fece debuttare nel mondo del calcio professionistico, dopo una parentesi giovanile in Austria. Il calcio nelle terre della ex Jugoslava è quasi una religione e moltissimi top player europei provengono da quelle parti. Uno su tutti, Nemanja Matić, idolo e compagno di Nazionale dello stesso Milinković-Savić.

A oggi Sergej è il centrocampista straniero Under 23 più forte della nostra Serie A. nonché uno dei più forti se paragonato a gente più esperta di lui (da Khedira ad Allan a Nainggolan). E quest’anno sembra aver raggiunto, nonostante la giovane età, i gradi di top player avendo segnato complessivamente quattordici reti in stagione. Il bello è che può (giustamente, vista l’età) migliorare.

Un giocatore di grande prospettiva che purtroppo non rimarrà in Italia per tanto tempo, poiché le squadre straniere più danarose (sempre le solite, si aggiunga) hanno più disponibilità monetaria delle nostre italiane.

Sergej ha sempre detto che la Lazio gli piace, ama l’Italia e non vorrebbe lasciare Roma. Solite frasi di uno che sta per imbarcarsi verso un’altra squadra, ma chissà mai che il ragazzo serbo-spagnolo non possa diventare un faro della Lazio per i prossimi decenni.

Il contratto del centrocampista di Lleida, città della Spagna dove è nato in quanto il padre allora giocava nella locale squadra di calcio, scadrà il 30 giugno 2022 ma con l’apertura del mercato inizieranno a piombare su Formello offerte multimilionarie. Lotito è già pronto ad una maxi plusvalenza, mentre i tifosi sperano che il loro numero 21 possa rimanere anche alla Lazio e tentare il ritorno in Champions League, manifestazione che la squadra capitolina (intesa come fase a gironi) non disputa dalla stagione 2009/2010.

Nel mentre ci sarà il Mondiale russo, la prima sera vetrina internazionale per Sergej. A oggi Sergej conta solo due presenze con la Nazionale A, ma si paventa che il Commissario tecnico Krstajić lo porterà con sé, visto che Milinković-Savić può contare (tra gli altri) due Mondiali giovanili vinti (Under 19 e Under 20) ed un bronzo conquistato quattro anni fa in Ungheria con la Nazionale serba.

I tifosi laziali tremano all’idea che il loro idolo possa lasciare la Roma biancoceleste. E se non rimarrà alla Lazio, Sergej Milinković-Savić andrà a fare la fortuna di altri fantallenatori da qualche altra parte.