Alcune curiosità “che forse non sapevi” su Zlatan Ibrahimovic

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Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic con i suoi gol e il suo carattere ha già fatto parlare di lui in tutto il mondo, tanto da essere considerato uno degli attaccanti più forti di sempre. In questo articolo presentiamo alcune curiosità sul bomber svedese.

Nella sua biografia e nelle sue interviste, Ibrahimovic ha parlato dei numerosi shock che ha dovuto sopportare durante la sua infanzia: la disgregazione della famiglia, malnutrizione, i numerosi problemi della sorella e la sindrome di emaciazione, che mise a dura prova la sua salute. Da giovane iniziò a frequentare brutti ambienti che lo portarono a praticare furti di dolci e biciclette.

Il calcio è riuscito a riportarlo sulla retta via, ma le esperienze da giovane segnarono il suo carattere. Oltre al calcio, Ibra si è anche legato ad altre discipline: su tutte il Teakwondo. Con il tempo è riuscito a legare le due discipline, utilizzando alcune mosse di questa disciplina al calcio; basti pensare al celebre gol di tacco contro il Bologna nella stagione 2008/2009.

Da giovane lo svedese dimostrò subito il suo ego, quando si rifiutò di fare un provino con l’Arsenal, a quei tempi allenato da Wenger. Ibrahimovic alla richiesta da parte dell’allenatore francese di fare un provino rispose: “Io non faccio prove, o mi prendi o no, non sono qua per perdere tempo”. 

Ai tempi del Milan ormai è noto il brutto episodio tra l’attaccante rossonero e Onyewu. I due durante un allenamento entrarono in collisione; la rissa iniziò prima sul campo, all’interno del quale lo svedese iniziò a intervenire duramente sullo svedese. Al termine della partitella i due iniziarono una rissa che rimediò una costola rotta a Zlatan e che lo portarono a reagire con una serie di pugni violentissimi.

Il nome di Ibrahimovic è entrato nel 2012 nel vocabolario svedese. Il verbo “zlatanare” (in svedese “zlatanera”) infatti vuol dire “dominare” o “fare qualcosa con la forza”.

Sembra impossibile, ma anche Zlatan Ibrahimovic ha un idolo, il suo nome? Ronaldo il fenomeno. In una recente intervista su CR7, lo svedese ha affermato come l’unico Ronaldo era brasiliano. Il numero 11 del Milan lo definì il calcio perché da sempre è stato un esempio per i giovani.

Ibrahimovic deve molto della sua fortuna anche a Mino Raiola suo amico e procuratore. Quando Ibrahimovic era ancora al Malmoe, chiese a un giornalista se conoscesse qualche procuratore; la risposta dell’inviato fu proprio il nome di Raiola. I due si incontrarono in un ristorante giapponese, il procuratore italiano si presentò all’appuntamento con un insolito pantaloncino a fiori e una t-shirt, lo svedese in completo. Al tavolo quel buffo procuratore gli mostrò un foglio con i nomi degli attaccanti più forti del momento e i loro numeri: Christian Vieri 24 gol in 27 partite, Filippo Inzaghi 20 gol in 25 partite, David Trezeguet 20 gol in 24 partite. Alla fine citò anche il nome dello svedese: 5 gol in 25 partite. Raiola iniziò a dettare le sue condizioni, esortandolo a lavorare di più, fu un vero e proprio esempio per il giovane Ibrahimovic.

Nel 2019 prima di legarsi nuovamente al Milan, Ibrahimovic è diventato co-proprietario dell’Hammarby, squadra che attualmente milita in prima divisione svedese. Questo gesto ha fatto infuriare i tifosi del Malmoe, facendo scoppiare una rivolta presso lo stadio della squadra che portarono i rivoltosi a eseguire atti teppistici sia alla sua statua rappresentativa, sia alla sua abitazione.

 

Fabiano Corona
Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it e di Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero