Cassano attacca Leao: “Pensa di essere un fenomeno ma è solo un buon calciatore. Il fuoriclasse è Lautaro”

Il talento di Bari Vecchia continua a discutere il calciatore portoghese

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Cassano

Intervenuto a La Domenica Sportiva dopo diversi anni, Antonio Cassano, amico di Daniele Daniele e Nicola Ventola, è tornato a parlare della serie A, del Milan e soprattutto in vista della prossima sfida di Europa League tra la squadra di De Rossi e quella di Pioli.

Cassano: “Leao forte? E allora Kakà e Rui Costa..”

Queste le parole riprese da Milanews.it:

E poi ancora: “In passato sei stato un po’ severo su Leao dicendo che è tanto fumo e niente arrosto, ti sei ricreduto? “Assolutamente no. Continuo a pensarlo, perché se vado a vedere come esterno l’anno scorso Rashford fa 26 gol (in realtà 30, ndr) e gioca in un campionato meraviglioso facendo le due fasi. Kvaratskhelia arriva e fa un campionato meraviglioso facendo le due fasi. Foden, ha un anno in meno e quest’anno ha già fatto 21 gol e 10 assist; parliamo di cosa? Siccome in Italia il campionato non è buono il problema è che lui pensa di essere un fenomeno e c’è gente che gli va dietro. È un buon giocatore che ha una gran forza fisica. Finito. Allora gente come Kaká, Rui Costa, Vinicius stesso oggi, quanto dovrebbero prendere? Lui chiedeva tanti soldi e glieli hanno dati, adesso vale 120, 130, 140 milioni? Di cosa parliamo? Parliamo di un giocatore normale che ha forza fisica.

Ha fatto 8 gol (in realtà 12, ndr), ma per 5 mesi e mezzo non ha segnato in un campionato farlocco (è rimasto fuori un mese per infortunio, ndr). Dobbiamo ricordarci che nel campionato italiano non c’è qualità, non c’è intensità e non c’è ritmo, lui ha fatto 5 mesi e mezzo senza fare un gol. Poi fa due giocate, due accelerazioni “Aahh, è forte, vale…”. Vale cosa? Quando giocavo io 10, 15 anni fa lui non poteva giocare neanche in squadre che lottavano per il sesto o settimo posto. Purtroppo in Italia si è bravi a fare questo”.

Quindi chi è per te un fuoriclasse? “Guardate Lautaro. Corre, lotta, si sacrifica, fa gol, fa assist, è leader. Lobotka, che nessuno ne parla. Io due anni fa dicevo che fosse da Barcellona e Bayern Monaco. Hanno chiesto a Xavi chi prenderebbe nella sua squadra, ha detto Lobotka. Il problema è che c’è gente che ha una stampa molto buona. Ci sono giocatori e allenatori che hanno una stampa molto buona. Purtroppo io ho giocato a calcio e i campioni, i fenomeni, ho avuto il privilegio di giocarci insieme e di vedere quelli che fanno la differenza reale. Poi gli altri le chiacchiere se le porta via il vento”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero