Di Livio: “Spalletti, avrei portato Immobile. Inter favorita domenica, su Mou e Ibra..”

L'ex calciatore avrebbe fatto una scelta diversa

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LUCIANO SPALLETTI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervistato da TMW, Angelo Di Livio, ex calciatore di Fiorentina, Juventus e Roma ha parlato della serie A e del tema Nazionale. Queste le sue parole: “Mi aspetto serietà, attaccamento alla maglia, una grande partita… È così. Sulla Nazionale non si deve scherzare, devono essere molto più bravi di noi per batterci, anche se stiamo vivendo un momento un po’ particolare perché c’è un po’ un ricambio di giocatori. Qualcuno ancora non è pronto per gare internazionali forse e deve fare un po’ di esperienza, ma ci sono giovani interessanti e mi aspetto veramente una grande Nazionale”.

Di Livio: “Garcia non andava esonerato”

Condivide l’esclusione di Immobile dai convocati?
“Io lo vedo bene ancora. Forse non sta attraversando un momento di forma straordinario, ma fino a quando ce l’ho e cerco di portare i giovani a certi livelli, io l’avrei sfruttato”.

Spalletti sembra orientato a scegliere Raspadori al posto di Scamacca. Crede che sia perché avendolo allenato a Napoli lo conosce meglio?
“Sì, lui lo conosce benissimo e conosce benissimo anche Politano. Quest’ultimo sta molto bene e per me sarebbe giusto che giocasse da titolare. Sugli esterni siamo messi abbastanza bene, anche Chiesa sta ritrovando la condizione”.

Jorginho torna convocato e titolare. Che ne pensa?
“Visto che Locatelli e Cristante non stanno bene, potrà garantirgli quell’esperienza in più. Sta facendo bene in Premier League, un campionato importante ed il suo mi sembra un ritorno giusto. Dovrà dare il suo contributo a questa squadra giovane per affrontare al meglio la Macedonia del Nord”.

L’ha sorpresa la centralità nell’Italia di Bonaventura?
“No, è meritata la convocazione. Quando parliamo di professionalità mi viene in mente il suo nome, farà il titolare perché sta bene. È un segnale per tutti, nonostante l’età, chi sta bene viene chiamato”.

Legandomi a questa sua risposta: in futuro potrebbero tornare utili Bonucci e Verratti?
“Credo più Verratti, non Bonucci. Il centrocampista ha fatto una scelta, è andato a giocare in un campionato che in pochi seguono e quindi forse verrà penalizzato, ma una piccola possibilità gliela voglio dare perché non è un giocatore andato e può servire in certe competizioni”.

Mazzarri è l’uomo giusto per il Napoli?
“Avrei aspettato un po’ ad esonerare Garcia. Non mi sembra la situazione sia catastrofica, per me la scelta è stata affrettata. Il campionato è lungo, ci sono molti scontri diretti da giocare e la Champions dove gli azzurri sono messi bene. Le scelte però le fanno loro e quindi in bocca al lupo a Mazzarri. Mi dispiace molto per Garcia, non è così scarso come dicono a Napoli”.

Cos’è che non è funzionato?
“Il discorso è che se i giocatori non sono bravi ad azzerare tutto, dopo uno Scudetto diventa difficile per chiunque. I calciatori hanno reso molto al di sotto di quanto fatto anno scorso e, se è vero che la stagione con Spalletti hanno messo in campo il 110% delle loro potenzialità, partire con il 60-70% della qualità poteva servire a tutti. Non do tutte le colpe a Garcia, ne do molte anche ai giocatori. Poi è chiaro che l’infortunio di Osimhen lo abbia penalizzato tantissimo insieme ad altre cose, per me è ingiusto averlo esonerato”.

La gestione di De Laurentiis l’ha convinta?
“Forse ha dato un po’ di pressione. È bello quando un presidente va al campo di allenamento, ma la sua presenza era un segnale come dire all’allenamento: ‘Ti devo guardare perché mi fido poco di quello che stai facendo'”.

Si avvicina Juventus-Inter. Chi arriva meglio e chi è favorito anche in ottica campionato?
“Loro dicono di no, ma l’Inter è la super favorita di questo campionato. Possono perderlo solo loro per tanti motivi: stanno giocando un calcio meraviglioso, hanno grande qualità nei cambi, però la Juventus sta ritrovando la mentalità di una volta. Bella, brutta… Non piace, ma porta a casa il risultato. Non voglio paragonare Gatti, Bremer, Danilo e Rugani alla BBC, ma l’impronta è quella. Giocheranno a Torino, non è scontato che vinca l’Inter, mi auguro che sia una bellissima partita e vinca la Juventus (ride,ndr)”.

I possibili infortuni di Locatelli, Miretti, Bastoni ed Arnautovic, oltre a quelli certi di Danilo e Pavard, incidono negativamente più per la Juventus o per l’Inter?
“Molto di più per la Juventus, che a centrocampo ha perso anche due pedine come Fagioli e Pogba. L’Inter ha cambi molto importanti”.

Per gennaio la Juventus dovrà intervenire sul mercato?
“Serve uno di qualità e quantità, l’avranno individuato. Per questo dico che ho fiducia nella Juventus: se riesce ad arrivare a gennaio attaccata all’Inter, sul mercato devono fare qualcosa sicuramente. Sappiamo i giocatori che piacciono ad Allegri, di corsa e di qualità. Mi fido di Giuntoli perché è un maestro in questo”.

Allegri si sta prendendo delle rivincite?
“Ricordiamoci ciò che gli è successo l’anno scorso… La Juventus deve tornare a vincere come tanti altri grandi club, poi sul gioco possiamo fare tante trasmissione. Sicuramente dovrà giocare meglio perché poi vinci facilmente e sopperisci alle mosse dell’avversario, ma questo lo sa anche Allegri”.

Come mai Vlahovic e Chiesa non stanno rendendo al massimo?
“Gli infortuni hanno condizionato il percorso di crescita. Chiesa la sta ritrovando, Vlahovic lo vedo lontanissimo ancora, ma se la Juventus sta così ora quando staranno bene, questi due potranno essere un valore aggiunto”.

Il ciclo di Pioli al Milan sta giungendo al termine?
“Vedendo le ultime partite fuori casa, posso dire che ha buttato via partite incredibili. C’è da migliorare l’approccio nel secondo tempo perché con 4 punti in più forse stavamo parlando di altro. Mi piace moltissimo ciò che sta facendo Pioli, quando guardo il Milan mi piace vederlo giocare. A volte sbagliano, ma ci sta”.

Ibrahimovic potrebbe aiutare?
“È un uomo carismatico, ma credo che il professionista serio non ha bisogno di lui per dare tutto in campo o per comportarsi in una certa maniera fuori dal campo. Però va benissimo così se ritengono che possa servire”.

Roma e Lazio, chi sta meglio dopo un derby deludente?
“Nonostante tutto sono vicine al quarto posto. Tra quelle in alto sono le due che stanno deludendo più di tutte… La Lazio gioca meglio della Roma, Mourinho se vorrà fare qualcosa di importante in questo campionato dovrà cambiare atteggiamento, far giocare la squadra molto meglio e mettere gli attaccanti in condizione di andare più al tiro perché vedere Lukaku e Dybala significa che c’è un problema di impostazione”.

Che cosa manca alla Fiorentina per fare il salto di qualità?
“Ci sono sconfitte e sconfitte, abbiamo visto come ha perso contro la Juventus, però con l’Empoli non mi aspettavo la sconfitta. Cosa manca? È una bella domanda, ma psicologicamente mi sembra in crescita rispetto all’anno scorso. Mancano i gol degli attaccanti, anche se la classifica è felice. Vedo una squadra cresciuta”.

Come mai con Italiano gli attaccanti faticano a segnare?
“Il 90% delle volte una sua squadra va sull’esterno e infatti Nico Gonzalez è il più in forma che hanno in questo momento. Le palle però arrivano in mezzo, devono essere più bravi a sfruttare certe occasioni”.

Arthur l’ha sorpresa per l’impatto che ha avuto?
“No, è perfetto per Italiano. Sapevo che era quel tipo di giocatore che fa girare la squadra”.

Ormai sappiamo che entrerà a far parte dell’Hall of Fame della Fiorentina. Che significa per lei?
“Con grande orgoglio mi prendo questo riconoscimento meritato. Lo posso dire, sono passati tanti anni, ma credo di aver lavorato con il cuore e con attaccamento alla maglia, come piace alla gente di Firenze. Me lo prendo e me lo tengo stretto questo riconoscimento”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero