Giancarlo Capelli, conosciuto come Il Barone, rappresentante storico Curva Sud Milano, e Marco Verdoliva, voce rossonera di Telenova, sono intervenuti in esclusiva ai microfoni di SportPaper.it.
Barone: “Ci aspettiamo un cambiamento di mentalità dei dirigenti”
Cosa si aspetta dal Milan in futuro e cosa è mancato, durante questa stagione, a livello societario?
“Noi tifosi ci aspettiamo un cambiamento di mentalità nella gestione. Non vorremmo questi dirigenti, ma non è facile vendere una società. Penso che sia necessaria la volontà di costruire. In questi anni è mancata, purtroppo, e i risultati lo dimostrano. Non è giusto che una squadra come il Milan, con milioni di tifosi, subisca questo comportamento. Noi faremo una manifestazione per dimostrare il nostro dissenso. Cercheremo, insieme ai ragazzi – dove vi è un grande bacino di giovani – di fare una manifestazione a Casa Milan, per poi recarci allo stadio, per entrare 20 minuti e uscire. Abbiamo preso questa decisione come Curva, nessuno è obbligato a farlo, ma bisogna dare una dimostrazione del pensiero del tifoso rossonero”.
Tra le figure della stagione c’è Franco Baresi.
“Tasto particolare. Lo abbiamo sempre sostenuto, anche nei momenti difficili. Il nostro capitano è stato sempre lui. Tanti non sanno che lui è vicepresidente, ma non ha mai preso una posizione. Non ha fatto un comunicato, non ha detto nulla ai tifosi rossoneri. Tutti credono in lui, ma ultimamente, io personalmente, sono molto deluso”.
E Zlatan Ibrahimović?
“Ibra ha dichiarato ad inizio stagione di essere responsabile, ma colui che realmente prende queste decisioni è Furlani. Parla tanto e, alla fine, fa poco. A chiacchiere sono capaci tutti”.
La retrocessione del Milan Futuro?
“Avevamo un team fatto da gente che ha fatto la storia del Milan, Abate e Carbone, e alla fine è stata preferita altra gente, amici degli amici, e questi sono i risultati. Una grande delusione, scandaloso. Questa è una società che ha fatto solo cose negative e nulla di positivo”.
Verdoliva: “In società servono persone capaci”
Un suo parere sulla situazione generale della società Milan.
“Il Milan non smette di galleggiare nell’anonimato, ha bisogno di persone competenti e capaci, e non di gente improvvisata. Le squadre si costruiscono con persone che hanno avuto modo di interfacciarsi con il ruolo di direttore sportivo, tecnico e altri, per costruire un progetto. Mi auguro che ci sia una linea guida societaria affinché questo accada”.