Esclusiva – Tagliente commenta così i fatti accaduti prima di Inter-Napoli

505

Scontri e tifoso morto a Milano. Tagliente: “Una attenta valutazione sarà possibile solo dopo la puntuale ricostruzione della dinamica”.

Sugli scontri tra le tifoserie prima di Inter-Napoli con un morto e 4 feriti abbiamo chiesto al prefetto Francesco Tagliente, padre storico dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive, cosa pensa di quanto accaduto a Milano. “Per quanto concerne scontri tra gli ultrà seguiti dalla morte del tifoso dell’Inter Daniele Belardinelli – ha detto Tagliente – al momento sappiamo solo che attorno alle 19 una colonna di pulmini che trasportava tifosi napoletani sarebbe stata attaccata da un centinaio di ultras dell’Inter e di alcune tifoserie gemellate, come quelle di Varese e Nizza e che si sarebbe trattato di un vero e proprio agguato, avvenuto in via Novara, all’angolo con via Fratelli Zoia: i tifosi nerazzurri avrebbero colpito un pulmino dei napoletani con spranghe e bastoni, la colonna si sarebbe fermata e ci sarebbero stati momenti di panico e caos. Sarebbero scaturiti scontri e tafferugli che avrebbero provocato momenti di panico nei quali Daniele Belardinelli sarebbe stato poi investito da un suv il cui conducente potrebbe anche non essersi accorto dell’incidente. Tutto da chiarire con il passare delle ore. Intanto la risposta in termini di repressione è stata immediata: Tre tifosi interisti residenti a Milano già arrestati altri sei indagati e denunciati a piede libero, mentre proseguono le perquisizioni in tutta la Lombardia.

Intanto il questore Marcello Cardona ha annunciato che chiederà di vietare le trasferte dell’Inter fino alla fine del campionato e la chiusura della curva dell’Inter fino a marzo 2019, per 5 partite.

“Per fare un’analisi a tutto tondo – ha concluso Tagliente – bisogna aspettare la ricostruzione puntuale dei fatti e capire se si tratta di un fatto da isolare nel contesto in cui è avvenuto o se invece bisogna valutare un ritorno al passato con la ripresa dei fatti di violenza”.