Italia, Gattuso day: “Spero di ripetere quanto fatto da Lippi”

Prima giornata da CT per Gennaro Gattuso

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nazionale italiana di calcio
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI GENNARO GATTUSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Gennaro Gattuso si presenta, primo giorno da allenatore della Nazionale per l’ex di Milan e Napoli. Il nuovo allenatore dell’Italia ha le idee chiare, senso di identità e tanto lavoro per tornare a vincere.

LA CONFERENZA DI GATTUSO come riportata da mediaset

Dopo l’introduzione di Gravina, ha preso la parola Gattuso. “E’ un sogno che si avvera e spero di essere all’altezza. So che il compito non è facile, ma di facile nella vita non c’è nulla. Io e il mio staff sappiamo che c’è tanto da lavorare, ma anche la consapevolezza che possiamo far e un buon lavoro. C’è poco da parlare e tanto da lavorare. Io penso che i giocatori ci siano e che bisogna solo metterle nella migliore condizione per farli rendere al massimo. L’obiettivo è riportare l’Italia ai Mondiali perché per il nostro calcio e la nostra nazione è fondamentale”.

Di cosa ha bisogno la Nazionale?
“Entusiasmo, voglia di stare insieme e uniti. In questi giorni ho ben chiaro cosa bisogna fare. Dobbiamo ritrovare l’entusiasmo e non pensare in modo negativo. Dobbiamo riuscire a creare una famiglia. In questo momento non sono i moduli e la tattica, ma il gruppo e la mentalità che per tanti anni ci ha contraddistinto nel mondo”

Convinzione o speranza di portare l’Italia al Mondiale?
“Convinzione. Abbiamo giocatori importanti. Abbiamo calciatori che sono tra i primi dieci al mondo nel loro ruolo. Abbiamo una squadra forte. Ma non dobbiamo pensare ai singoli. La squadra ha dei valori e sono convinto che si possa raggiungere l’obiettivo. Quando mi hanno chiamato, non ho esitato un istante. C’è tanto da lavorare, ma abbiamo le doti e la qualità per andare ai Mondiali”

L’identità italiana
“C’è un dato che deva farci riflettere. Quest’anno hanno giocato il 68% di stranieri nel campionato italiano e il 32% di italiani. A livello giovanile è stato fatto un grandissimo lavoro, ma dopo l’Under 19 i giocatori si perdono un po’ per strada. Quest’anno all’Hajduk Spalato ho fatto giocare calciatori del 2005, 2006 e 2007. Dobbiamo dare spazio ai giovani. Ora il cambiamento riguarda avere più giocatori giovani a disposizione. Indossare la maglia della Nazionale e stare per due volte fuori dal Mondiale non è semplice, ma non dobbiamo avere paura”

Un commento al “tifoso” La Russa
“Io non voglio fare polemiche e spero di fargli cambiare idea e di raggiungere l’obiettivo che abbiamo tutti in testa”

Il Gattuso di sempre?
“La figura da calciatore è dura da cancellare. Tutti pensano a un Gattuso cuore e grinta, ma ora vedo il calcio in maniera diversa da quando giocavo. Oggi un Gattuso nella mia squadra col casino che faceva a livello tattico non lo metterei in campo per come voglio giocare. Con cuore e grinta non si sta undici anni a lavorare in panchina. Mi piace aggiornarmi, parlare di calcio e ho le idee chiare sul calcio che mi piace. Negli ultimi anni il calcio è cambiato e bisogna entrare nella testa dei calciatori. E non tutti i giocatori sono uguali. Oggi i calciatori sono più professionisti, ma fanno più fatica a fare gruppo in generale”

Una risposta agli scettici e il feeling coi collaboratori
“Ho Bonucci nel mio staff e poi altri cinque componenti che lavorano da anni con me. Prandelli, Zambrotta e Perrotta ci daranno una mano col settore giovanile insieme a Viscidi. Per me è un onore lavorare con tutti loro. I miei risultati? Col Napoli e col Milan non sono andato in Champions per un punto, quest’anno mi sono giocato il campionato con l’Hajduk Spalato. Dipende da come si raccontano le cose. Solo una squadra vince in ogni competizione. Bisogna vedere il lavoro, se ha fatto crescere la squadra e i giovani. Qualcosa di buono in questi anni ho fatto”

Il ruolo di ct
“Il calcio è la mia vita. Sarà un lavoro diverso con una quotidianità differente. Spero di non stressare troppo i colleghi della Serie A e di chi lavora all’estero. Voglio girare, parlare con i giocatori, vedere le partite dei giocatori italiani. Treni, aerei e fare le scelte migliori”