La settimana di Neymar

391
Neymar

Tutto gira intorno a Neymar

Ci siamo: questa dovrebbe essere la settimana decisiva del passaggio di Neymar al Paris Saint Germain. Un’operazione di mercato che diventerebbe la più costosa di sempre della storia del calcio (222 milioni al Barcellona) e che renderà l’attaccante di Mogi das Cruzes, San Paolo, il più pagato al Mondo (30 milioni netti più bonus che supereranno i trentotto che percepisce attualmente Carlos Tevez allo Shanghai Shenhua, a oggi il più pagato). Un passaggio di maglia che vedrebbe Paul Pogba addirittura doppiato dopo solo un anno da primatista in classifica: sembravano un’enormità i 105 milioni pagati dal Manchester United alla Juventus per il numero 6 della Nazionale francese la scorsa estate, ora superato dall’attaccante classe 1992. Sempre se tutto andrà in porto.

Si parla di scandalo: si può pagare 430 miliardi di lire per un giocatore e pagarlo a stagione quasi ottanta? Assolutamente sì, visto che sono cifre monstre di un calcio che, da quando gli sceicchi sono “scesi in campo”, pare fuori controllo. I francesi, da sei stagioni in mano (appunto) agli sceicchi, cercheranno, con l’attaccante ex Santos, di tornare a vincere in campionato e cercare quella Champions League che negli ultimi anni ha visto la compagine della capitale transalpina spingersi sempre, e solo, fino ai quarti di finale. E l’eliminazione della scorsa stagione, dopo la fantastica remuntada del Barcellona al Nou Camp proprio sul PSG, brucia ancora e lo stesso Neymar, due gol tra il minuto 88 e 91, è stato il migliore in campo.

L’attacco della squadra di Emery, sabato sera vincitrice della quinta Supercoppa di Francia di fila, fa paura: Neymar, Cavani, Pastore con le aggiunte delle super ali di Maria e Lucas Moura e le invenzioni di Dani Alves. Senza contare gli apporti di Verratti, Thiago Silva e Marquinhos. Insomma, l’approdo del giocatore più forte del Brasile di questi anni Dieci di questo secolo farebbe fare il definitivo salto di qualità della squadra di Al Khelafi.

Nell’operazione Neymar, il Barcellona guadagnerà tantissimo: non solo per la cifra incassata, ma perché con l’ingaggio risparmiato (15 milioni l’anno fino al 2021) e i soldi che da quelle parti non mancano mai, la squadra di Josep Maria Bartomeu creerebbe scompiglio nel calciomercato: un Barça con almeno 250 milioni da investire per rimpiazzare Neymar fa tremare tutti i presidenti (e i tifosi) delle squadre europee. Uno degli obiettivi principali è Paulo Dybala: per la joya si dice che la Juve abbia rifiutato 90 milioni più cinque di bonus, ma ora la paura di perdere il giocatore argentino per i torinesi si fa vibrante. Ma i catalani hanno già contattato, si dice, gli entourage di Antoine Griezmann, Philippe Coutinho, Ousmane Dembelé e Kylian Mbappé. Ed il fatto di aver cambiato agente potrebbe spingere addirittura Lorenzo Insigne a vestire blaugrana.

Cosa vuole dire Neymar al Paris Saint Germain? Innanzitutto un incremento degli abbonati e degli stadi che vedranno scendere Thiago Silva e compagni in trasferta. Per non parlare del merchandising e dell’effetto social: Neymar porta sponsor ed incrementi di like, igers, tweet e snap. Ovvero, altre vagonate di soldi per una squadra che già naviga nell’oro.

“Ma cosa ha fatto Neymar in carriera?”, direbbe uno che ha vissuto su Marte fino a oggi e che non sa di che giocatore (e che tipo di giocatore) si sta parlando. Neymar da Silva Santos Júnior nasce nel 1992 e da quattro stagioni gioca in Europa: dopo cinque campionati (con tre titoli paulisti, una Coppa del Brasile, una Libertadores e una Recopa) con il Santos, è approdato nell’estate 2013 al Barcellona. Con la camiseta blaugrana ha segnato già 105 reti vincendo due Liga, tre Cope del Rey,, una Supercoppa spagnola, una Champions League e un Mondiale per club. Con i compagni goleador Messi e Suarez ha costituito la MSN, il trio di attaccanti capaci di segnare insieme qualcosa come 364 reti in tre stagioni.

Con la maglia verdeoro, Neymar (in proporzione) ha fatto ancora di più: 52 reti segnate in settantasette partite, a venticinque gol dal recordman Pelé e a tre dal terzo posto occupato da Ronaldo e dalla piazza d’onore di Ronaldo, con 62 reti. Con la media che ha Neymar con la Seleçao, il record di Pelé che dura da quarantasei anni potrebbe essere eguagliato e superato nel breve periodo. Neymar, inoltre, è stato il protagonista della vittoria del primo oro olimpico del Brasile nella manifestazione casalinga dello scorso anno, un risarcimento dopo il pessimo Mondiale del 2014 per la squadra sudamericana. La bacheca “nazionale” di Neymar vede anche un secondo posto nel Mondiale Under20 di sei anni fa, oltre ad un argento olimpico e una Confederations Cup vinte nel biennio 2012-2013.

Ora per Neymar l’occasione della vita: a 25 anni deve diventare il giocatore giusto al posto giusto nel momento giusto. Il campionato francese non è la Liga, il livello è decisamente più basso e il giocatore, se gioca sui livelli di Barcellona, è facile che arrivi anche a 30 gol in stagione, un record già toccato da Ibrahimovic e Cavani. E poi cercare l’affondo decisivo in Champions League, perché se i parigini a oggi contano solo due acquisti di peso (il difensore spagnolo Yuri Berchiche dalla Real Sociedad per 13 milioni e l’aver preso a parametro zero il sempre verde Dani Alves), con Neymar ora sperano di fare paura alle contendenti europee. Alla faccia del fair play finanziario, croce e delizia ma anche spada di Damocle del calcio europeo. Ma ai tifosi del PSG conta solo vincere la Champions e riportare il trofeo in Patria dai tempi dell’Olympique Marsiglia, che ventiquattro anni fa aveva battuto il Milan nella finale di Monaco di Baviera. Milan che a oggi ha speso 190 milioni di euro per nove giocatori. 32 in meno del solo Neymar e con i rossoneri che non parteciperanno alla ex Coppa dei Campioni.

Ma in casa Barcellona non vogliono fare una gara chi spende o incassa di più: i tifosi vorrebbero che la telenovela Neymar finisca e che il club possa gettarsi sul mercato. Uno come Neymar ne nasce uno ogni tanto, ma sanno dhe di bomber che possono far tornare grandi i blaugrana ce sono ovunque.