Milan, senti Chukwueze: “Al Milan sono rinato, sento la fiducia di Fonseca. Ibra è durissimo”

Il nigeriano ha voglia di dimostrare il suo valore.

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Chukwueze
Chukwueze in azione ph: KeyPress

Samuel Chukwueze, attaccante del Milan, ha voglia di riscatto e per sa di riuscire a dimostrarlo con il nuovo allenatore che gli ha dato già tanta fiducia. Seguono le sue parole rilasciate in una lunga intervista alla GdS.

Milan, giovane e grintoso, le parole di Chukwueze

Il nigeriano ha voglia di dimostrare il suo valore. Il giocatore del Milan, dopo un primo anno ricco di ostacoli, è già pieno di entusiasmo per il nuovo progetto di Paulo Fonseca e vuole essere uno dei protagonisti rossoneri, dopo aver desiderato di andar via durante la scorsa stagione, quando le cose non andavano per il verso giusto. L’attaccante ha dichiarato: “Se i soldi per me fossero stati un problema, avrei firmato in Arabia Saudita, un anno fa mi volevano, molto più di 10 milioni netti a stagione. La mia mente era settata solamente sul Milan, il mio agente me lo diceva ‘ehi, guarda che ci sono questi soldi…’ ma io no: ‘non voglio andare da nessun’altra parte’. Allora si è arreso. Quei soldi se verranno, verranno. La cosa più importante adesso è credere in me stesso, sono ancora giovane, voglio farcela, devo restare in Europa”.

Una grande grinta quella che ha dimostrato il giovane talento della Nazionale Nigeria, che ha dimostrando attaccamento alla maglia. Il giocatore crede nel nuovo allenatore Paulo Fonseca e nella sua idea di calcio: “Il mister mi dà fiducia, ora devo dimostrare che sono da Milan. Penso sia il mio momento. Fonseca mi ha detto solo una cosa: ‘Samuel, non voglio vedere il Chukwueze dello scorso anno. Voglio quello del Villarreal’. E io: ‘Ok, no problem’. È come se fossi rinato, sono un giocatore nuovo”. Queste parole su Zlatan Ibrahimovic: Ibra è durissimo, mamma mia. Però un bravo ragazzo: è duro nel business, sempre diretto. Mi dice: ‘Chuk, ci aspettavamo che segnassi…’. E poi, quando segno: “Ah, finalmente, ma dovevi segnarne due. La prossima volta non scherzare davanti alla porta”.