Napoli-Juventus, Allegri: “Bella partita, la squadra ha fatto bene nonostante la sconfitta. Dobbiamo arrivare alla quota Champions”

Il tecnico della Juventus commenta in maniera amara la sconfitta contro il Napoli

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MASSIMILIANO ALLEGRI PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto a Dazn, Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha commentato la sconfitta del Maradona contro il Napoli.

Napoli-Juventus, Allegri: “Ora dobbiamo fare punti con l’Atalanta”

Tante cose positive ma rimane il peccato originale, come altre volte, come a Verona, tantissime occasioni che non riuscite a concretizzare.
“Stasera i ragazzi hanno fatto veramente una bella partita, anche nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni buone, non siamo riusciti a sfruttarle. E’ normale che sono tutti passaggi di crescita che i ragazzi devono fare, nel trovare maggiore equilibrio, nell’andare fuori ritmo, soprattutto quando giochiamo le partite importanti. Però devo dire che la squadra ha fatto bene, siamo momentaneamente ancora secondi in classifica, abbiamo ancora 11 partite da giocare per raggiungere il nostro obiettivo”.

La scelta di Miretti e Alcaraz insieme era per aumentare ancora la qualità o era una scelta obbligata?
“Avendo fuori Mckennie e Rabiot, sia Miretti, che comunque ha più di 60 partite nella Juventus, sia Alcarez che era la prima volta che giocava, hanno fatto veramente una buona partita. Ma indipendentemente da questo, stasera è stato bello vedere la squadra che si è aiutata, difensivamente, abbiamo rischiato su delle mischie, loro occasioni nitide davanti a Szczesny credo non ne abbiano avute. Con dei tiri da fuori, sì, ma noi abbiamo avuto delle occasioni non sfruttate al meglio quando ci siamo intestarditi andando velocemente troppo centralmente, invece quando siamo andati centralmente e abbiamo allargato subito il gioco abbiamo creato delle situazioni favorevoli. Ne potevamo creare di più. Dispiace perchè veniamo via sconfitti, soprattutto ora abbiamo un calendario importante che ci deve consentire di arrivare alla quota Champions”.

Qual è il rimpianto più grande? Il fallo di Nonge? Non siete riusciti ad anticipare Raspadori dopo il rigore.
“Bisogna migliorare su tante cose, è normale che l’esperienza di giocare le partite farà sì che in quel momento difenderemo un po’ meglio, che nel rigore saremo un pochino più svegli, però vediamo anche il lato positivo: stasera ha giocato non so se la Juventus più giovane, forse nella storia della Juve. Non lo so, però 6 giocatori in campo del 2005, tra il 2005 e il 2003, quindi vuol dire che la Juventus sta lavorando bene, ha lavorato bene, l’importante è raggiungere l’obiettivo che ci consentirebbe l’anno prossimo di partire con dei giocatori che hanno già fatto un’esperienza importante in questo campionato e li troveremo sicuramente cresciuti”.

Ci sta l’errore di Nonge, ci sta meno che Bremer – che ha fatto una grandissima partita – e Alex Sandro si facciano anticipare dopo il rigore.
“Sono dispiaciuto e arrabbiato perchè loro hanno preso la rincorsa, ci sono saltati addosso e sicuramente in queste situazioni bisogna fare meglio. Poi Szczesny ha parato un rigore tirato male, se lo avesse tirato bene la palla andava in calcio d’angolo, purtroppo in questo momento è così, ma sicuramente sono passaggi di crescita. Ora abbiamo una partita importante con l’Atalanta, è uno scontro diretto, quindi dobbiamo fare punti”

Cosa è cambiato dopo la gara con l’Inter? Nelle ultime tre gare avete preso due gol a partita. 
“Questo il calcio, ci sono dei momenti in cui le cose vanno bene e dei momenti in cui tirano, deviano e la palla finisce in gol. Abbiamo subito un gol a Verona, che credo sia il più bello del campionato. Noi dobbiamo lavorare su quelle prestazioni, indipendentemente dal risultato e continuare così, i ragazzi non si devono assolutamente abbattere, al momento abbiamo fatto 57 punti, se non sbaglio, su quello che era il nostro obiettivo ci siamo dentro e bisogna rimanerci”.

Cosa intendeva dire il suo procuratore Branchini? “Per me Allegri rimane alla Juventus, ma con questa società può succedere di tutto”. Gli è uscita male? Aveva un obiettivo?
“Basta che lo invitate così ve lo fate spiegare. E’ semplice. Nella vita le cose sono molto semplici, lo chiamate, lo invitate, io non lo so, lo chiedete a me? Io non lo so, io sono l’allenatore della Juventus, sono molto contento della Juventus, poi tutti gli anni, in questo periodo, che la Juventus vada bene o che vada male –  fortunatamente siamo rimasti sempre dentro la zona Champions, speriamo di rimanerci anche quest’anno -, c’è il dilemma Allegri”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero