Seedorf ci crede: “Resterò al Milan”

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35 punti in un girone, quello di ritorno, per Clarence Seedorf. Alla sua prima avventura sulla panchina rossonera, e in generale alla sua prima avventura su una panchina. Un risultato onesto che non ha portato all’impresa dell’Europa. Sfiorata solo per 6’ ieri sera. Spazio al Parma dell’ex Donadoni, giusto così. A palla ferma, come si diceva una volta, il Milan ora ragiona sul proprio futuro. Fino a poche ore fa, Clarence era l’incompiuto, bravo ma poco adatto. Oggi, senza la speranza ma con la ragione, la società sta iniziando a considerare l’idea di confermare il proprio tecnico. Berlusconi dopo aver parlato bene del 50% degli allenatori europei, da Montella a Spalletti, si è ricreduto e ha dichiarato di credere in Seedorf. La buonuscita russa può attendere.

Ad analizzare i fatti partendo dai numeri va detto che se Seedorf avesse guidato la squadra anche all’andata e avesse ripetuto il risultato del ritorno, ora il Milan sarebbe 5° con 65 punti alle spalle della Fiorentina per differenza reti. Sarebbe in Europa e davanti ai cugini nerazzurri. Cosa non di poco conto. Quindi l’operato di Seedorf tutto da buttare non è, nonostante alcune strategie tattiche abbiano portato al famoso “è matto”, pronunciato da Galliani nei suoi confronti. Inoltre il tecnico ha saputo ricompattare lo spogliatoio, sfaldatosi nell’ultima gestione Allegri. Dunque, la dirigenza lo stima, la squadra lo segue e i tifosi lo apprezzano. Seedorf fa bene a crederci e a dire che resterà, anche se il recente futuro rossonero è stato tutto fuorché prevedibile.