Ennesimo episodio di violenza nel calcio giovanile. In quale direzione stiamo andando?

Un dirigente degli ospiti aggredisce l'arbitro, che, a sua volta, decide di sospendere la gara. Altro episodio negativo nel calcio giovanile.

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Calcio femminile Arabia Saudita

Campionato giovanile, dirigente accompagnatore insulta e intimidisce un giovane direttore di gara, partita sospesa

La condanna di un episodio di violenza, dentro e fuori dal campo da gioco, è sempre un dovere, etico e morale, ma una ennesima situazione di questo tipo avvenuta in una partita tra ragazzini lancia un allarme ben più grande. Il tutto nasce dalla sfida tra Città di Aprilia e FC Campo di Carne, valida per il campionato Under 16. Non passa molto quanto, intorno al minuto 20, un dirigente accompagnatore della società ospitante, Città di Aprilia, che non aveva gradito talune scelte arbitrali, entra sul terreno di gioco puntando dritto verso il direttore di gara per insultarlo e minacciarlo. Quest’ultimo, dopo aver subito ingiurie e intimidazioni, sospende la gara, sotto lo sguardo attonito dei ragazzi in campo. A seguito dell’allontanamento del dirigente, la sfida è ripresa fino al fischio finale della prima frazione. Il giovane arbitro, scosso dal fatto, ha deciso di interrompere in maniera permanente la partita e di non riprendere il secondo tempo. Nelle scorse ore, poi, è giunta la decisione da parte del Giudice sportivo di squalificare il protagonista dello scellerato accaduto. Tuttavia, lo stesso Giudice, non ha preso di buon grado la decisione del direttore di gara di non scendere in campo per la ripresa, ritendendo la scelta “fondata su un mero timore soggettivo dello stesso, non suffragato da elementi tali da giustificare una sospensione, considerato che anche dopo l’espulsione del dirigente avvenuta al 20’ del primo tempo, la gara è poi proseguita senza ulteriori episodi tali da compromettere la prosecuzione della gara”. Al netto di quanto avvenuto sul campo, il presidente dell’Aprilia ha chiarito: “Abbiamo immediatamente condannato il comportamento avuto dal nostro dirigente accompagnatore lo abbiamo allontanato perché è andato oltre. Il suo atteggiamento non rientra nel nostro codice sportivo. Per questo non ricoprirà più alcun ruolo ufficiale all’interno della società. Detto questo, posso dire con estrema onestà che, comunque, l’arbitro non ha mai corso pericoli oggettivi per la sua incolumità. Nessuno ha mai corso rischi. Ciò non giustifica comunque l’atteggiamento tenuto dal nostro dirigente, soprattutto in virtù del fatto che era una partita tra ragazzi. Davanti a loro bisogna essere sempre molto attenti e responsabili nell’avere i comportamenti giusti e corretti”.

Federico Maria Santangelo
Redattore SportPaper.it, esperto di calcio italiano ed estero