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ESCLUSIVA – D’Agostino: “Ho rosicato per non essere andato alla Juve. Mourinho grande comunicatore. E su Sarri…”

Le parole dell'ex calciatore, Gaetano D'Agostino, ai microfoni di SportPaper TV su Radio Roma Television

Gaetano D’Agostino, ex centrocampista Roma, Udinese e Fiorentina, intervistato ai microfoni di SportPaper TV su Radio Roma Television.

Si aspettava qualcosa in più dall’Inter nella sfida con la Juve?

“Il pareggio può scontentare, ma anche accontentare, entrambe. Le squadre hanno avuto paura e si sono divise la posta in palio. Juve e Inter conoscono l’importanza del fattore continuità, soprattutto con le piccole, fondamentale per vincere lo Scudetto. Il pareggio giova alla Juventus: Allegri avrebbe firmato per portare a casa questo risultato alla vigilia. Inzaghi è maturato.”

Questa Roma ti ha convinto, soprattutto dopo la vittoria contro l’Udinese?

“Bisognerà capire se ci sarà continuità, di risultati e prestazioni. La Roma ieri ha voluto vincere. Un Paredes più dinamico ha fatto la differenza. I cambi hanno dato freschezza: Bove ha verticalizzato bene. C’è stata una grande prestazione da parte di tutto il centrocampo. I giallorossi hanno dimostrato di saper giocare contro un avversario non semplice, ma vorrei vedere lo stesso spirito in altre partite.”

Dici che ci saranno novità nelle panchine della Serie A a partire dalla prossima stagione?

“La situazione Lazio mi desta delle perplessità, qualora non dovesse centrare gli obiettivi potrebbe cambiare. I biancocelesti sono poco energici, mancano di idee. A Salerno, ad esempio, si è sentita la mancanza di un calciatore come Luis Alberto. Milinkovic Savic non è stato sostituito adeguatamente.”

Mourinho ha criticato, senza mezzi termini, la squadra, rea di aver poca personalità in trasferta, e alcuni calciatori, come Smalling. Cosa ne pensa?

“Mourinho è troppo forte nella comunicazione. Ha esaltato Mancini, ha punzecchiato Smalling. Ha criticato le prestazioni fuori casa, ma si giocava in casa, con conseguente risposta da parte dei suoi calciatori. Riesce sempre a tirare il meglio dai suoi uomini.”

Hai più pensato a quel mancato passaggio alla Juve?

“Non ci penso più, ma era già tutto fatto: avevo parlato con Ferrara, tecnico della Juve, e con Lippi, allora CT della Nazionale. Ciononostante, saltò tutto. Ho rosicato, lo ammetto.”

Cosa pensi ora di Allegri?

“Io penso che nella passata stagione si poteva fare di più, almeno nel gioco. Allegri punta tutto sul non prendere gol; infatti, al momento, è la miglior difesa. Tuttavia, non avendo più campioni in grado di cambiare il corso della partita, vedi Tevez e Pogba, dovrebbe virare su una tipologia di proposta più fresca, mirata all’esaltazione delle potenzialità del singolo, come quella vista a Napoli con Spalletti nella passata stagione. Sotto il piano della gestione, invece, resta uno dei migliori che abbia mai visto e conosciuto.”