Juventus, una sconfitta che non ti fa onore

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La più brutta Juventus mai vista in finale, un disastro su tutti i fronti

 

Cardiff come Caporetto, una disfatta simile non la si era mai vista, nel secondo tempo abbiamo visto in campo un’armata Brancaleone completamente allo sbando, 45 minuti da incubo, con gli undici con la casacca bianconera che si trascinavano in campo, quasi svogliati, con la testa che è rimasta negli spogliatoi.

Difficile commentare la più brutta finale di Coppa giocata da un’italiana, inspiegabile per molti versi sopratutto dopo la sconfitta di Berlino, ieri sera ci si attendeva come minimo una reazione d’orgoglio, considerati i buoni proprositi di rivalsa dichiarati dalla squadra negli ultimi giorni.

La BBC bianconera è stata fatta a pezzi da Ronaldo e compagni, in avanti Higuain e Dybala non hanno praticamente  concluso niente, il centrocampo è stato sovrastato da quello del Real Madrid, Khedira e Pjanic a contrastare cinque spagnoli, per non parlare delle tante, troppe palle perse da Dybala, la prima ha addirittura causato la prima rete di CR7.

Sette finali perse di Champions sono un record che difficilmente sarà battuto, e a questo punto la  sindrome da finale esiste davvero, ai calciatori tremano fin troppo le gambe, bisogna riprovarci subito mettendo il prossimo anno tutte le energie in Europa.

La presupponenza dimostrata ieri sera in campo ed anche in panchina è stata pagata a caro prezzo, col senno di poi ieri sera sarebbe stato meglio nella ripresa riporoporre il vecchio e caro 3-5-2, che forse non avrebbe consentito di vincere, ma almeno avrebbe limitato i danni.

Adesso bisogna leccarsi le ferite, ricominciare da zero,  anche se non sarà semplice, ricominciando comunque da Allegri.

Salvatore Ciotta
Salvatore Ciotta, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero