Milan, il futuro di Pioli è sempre un tema | L’allenatore risponde coi risultati

Il futuro di Pioli è appeso a un filo ma l'allenatore continua a macinare gioco e risultati. Il Milan riflette.

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L’URLO ESULTANZA DI STEFANO PIOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il futuro di Stefano Pioli è sempre al centro del dibattito nel mondo Milan. L’allenatore dell’ultimo scudetto, che in 4 anni ha ribaltato una squadra riportandola stabilmente in Champions e ai vertici del campionato, è aspramente criticato dal finale di stagione dello scorso anno e quest’anno le cose non sono migliorate.

La prima parte di stagione infatti non è stata in linea con le aspettative di una piazza sempre molto esigente e ambiziosa, ma nel 2024 il Diavolo sembra essersi rilanciato. Su 18 match giocati in tutte le competizioni nel nuovo anno, la squadra rossonera ha infatti collezionato 13 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, una indolore fuori casa contro il Rennes dopo aver vinto 3-0 l’andata dei sedicesimi di Europa League e una più pesante contro l’Atalanta in Coppa Italia.

Pioli, l’Europa League per prendersi ancora una volta il Milan. Con la coppa può arrivare il rinnovo

La squadra sembra aver ritrovato fiducia nei propri mezzi e brillantezza tecnica, con la crescita importante di giocatori che nella prima parte di stagione hanno faticato un po’ come Reijnders e Leao. Ora, dopo aver riconquistato il secondo posto in classifica alle spalle dell’imprendibile Inter, Pioli punta forte sul cammino europeo per riconfermarsi e riprendersi la fiducia dei suoi tifosi.

Gli ultimi due mesi saranno decisivi per parlare di rinnovo con il Milan: salvo clamorosi colpi di scena Pioli dovrebbe rimanere fino a scadenza naturale del contratto, nel 2025. Un cambio al canovaccio, in positivo per l’allenatore, potrebbe esserci nel caso di vittoria dell‘Europa League: il club potrebbe allora pensare di proporgli un nuovo rinnovo contrattuale.

L’unica colpa di Pioli al Milan? Aver avuto a che fare con l’Inter più forte degli ultimi anni

Più volte mi sono interrogato sulla natura delle critiche a Stefano Pioli che, da quando ha preso in mano il Milan, ha portato avanti un lavoro incredibile, rivalutando del tutto una rosa e una società che prima di lui navigava in acque tempestose. Ma nonostante il buon gioco espresso in tutto il suo periodo rossonero e i risultati ottenuti, la narrativa intorno al suo lavoro specialmente tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno è diventata aggressiva e svalutativa.

L’unica risposta che si può dare a questa incongruenza è il confronto nella stracittadina con l’Inter. Quasi tutti si sono dimenticati, ad esempio, che il Milan l’anno scorso, alla sua seconda partecipazione in Champions con Pioli dopo circa 10 anni di assenza, ha raggiunto le semifinali del torneo. Perché quasi tutti se ne sono dimenticati? Perché in semifinale ha trovato l’Inter, e ha perso malamente il derby…e sappiamo quanto conta per i tifosi quella partita.

Dunque, le ombre sull’operato di Stefano Pioli, a mio parere, sono state causate, più che da ogni altra cosa, dalla rivalità cittadina con l’Inter che sta collezionando risultati incredibili. A Pioli si può rimproverare poco, e scopriremo a breve cosa ne pensa il Milan.

Gabriele Aloisi
Redattore sportpaper.it, esperto di calcio italiano ed estero