Coronavirus Serie A, Juventus-Inter si gioca il 9 marzo: i dettagli dell’intesa

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Coronavirus Serie A, Juventus-Inter si gioca il 9 marzo

Coronavirus Serie A Juventus Inter | Lunedì 9 marzo potrebbe essere il giorno di Juventus-Inter, recupero della 26° giornata del campionato di Serie A. La partita, inizialmente in programma il 1 marzo a porte chiuse per l’emergenza coronavirus, è stata rinviata insieme ad altre 5 partite scatenando un vespaio di polemiche. L’apertura dell’ad dell’Inter Beppe Marotta alla nuova data proposta sembra andare verso la giusta direzione, in vista anche dell’assemblea della Lega Serie A in programma mercoledì 4 marzo al CONI a Roma. “Abbiamo chiesto di presentare due o tre ipotesi per cercare di dare stabilità a questo caos. Se questa è un’ipotesi, che io ho appreso mediaticamente, è già una cosa di buon senso”, ha dichiarato questa mattina Marotta a Radio Anch’Io, a proposito della possibilità di giocare lunedì prossimo a porte aperte. Oggi, intanto, c’è stato un altro Consiglio straordinario della Lega Serie A, dopo quello di ieri, sempre in conference call per cercare di arrivare ad una soluzione che accontenti tutti.

Coronavirus Juventus Inter porte chiuse

Serie A, i dettagli dell’intesa

L’ipotesi che prende corpo è quella dunque di far slittare al 14 maggio la 27/a giornata in programma nel prossimo weekend e recuperare fra il 7 e il 9 marzo le partite che non si sono disputate nell’ultimo fine settimana. Udinese-Fiorentina e Sampdoria-Verona sarebbero disputate nel weekend perché Veneto e Liguria non sono comprese nei divieti prorogati fino a domenica 8 marzo, mentre, lunedì 9 si giocherebbero Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e soprattutto il big match Juventus-Inter, in modo da essere certi di poter giocare a porte aperte e senza ulteriori limitazioni perché a decreto scaduto. Il tutto è ovviamente oggetto di possibili cambiamenti visto che la situazione legata al coronavirus è in continua evoluzione. Il modo con cui è stata gestita la situazione ha però scontentato un po’ tutti, come ha ribadito ancora Marotta oggi. “Il mio intervento non voleva polemico ma propositivo. Sono successe dinamiche che si sconfessavano l’una con l’altra. Il mio intervento – ha dichiarato l’ad nerazzurro – era per riportare equità e tranquillità”. “Sono state giornate convulse, c’è una criticità, un contesto più unico che raro. Ma non perché in passato non ci siano stati momenti altrettanto complessi. Qui c’è un discorso temporale che non è chiaro a nessuno”, ha detto il presidente del CONI Giovanni Malagò.

Ph: Salvatore Fornelli

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Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)